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Ornella Vanoni: «Sì, sono vecchia e felice perché viva»

ornella vanoniì
La cittadina è Castrocaro ma, potrebbe essere ovunque nel mondo. Il luogo scelto, l’hotel di lusso termale dove Ornella Vanoni si reca di tanto in tanto per rimettersi in forma tra massaggi, saune, bagni in piscina, in costume, mezzo nuda, insomma: nature. Perché lei è così «spudorata da sempre, diretta» e solo mettendosi completamente a nudo, nel verso senza del termine, poteva arrivare a parlare di se stessa in un film. Una pellicola che, «ve lo dico subito, nasce dalla realtà ma diventa una fiaba», spiega la stessa cantante, classe 1934, alla vigilia del mini tour dedicato all’anteprima di “Senza fine”, diretto da Elisa Fuksas. E si parte proprio da Torino, dal Cinema Centrale, dove il film è atteso domani alle 19,30 e dove sarà presente la regista. L’uscita ufficiale nelle sale italiane è in programma, invece, il 24 febbraio con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. Fatto di tante scene apparentemente disgiunte tra loro, alla fine la pellicola appare come un lungo viaggio nella vita di Ornella Vanoni, attraverso la stessa cantante che si racconta, si giudica, si guarda indietro per andare avanti verso un futuro, il suo, che è già senza fine. «Io sono vecchia - commenta - è innegabile ho 87 anni, ma sto vivendo una vecchiaia serena, innanzi tutto perché sono viva, poi mi sono liberata di tanti tabù che avevo, non ho paure, mi diverto». Si percepisce chiaramente nella pellicola dove: si fa massaggiare mentre parla con la giovane regista, cosa che fa anche bevendo il suo drink in accappatoio o mentre fa il bagno in piscina. Immagini di una vita di un corpo che ne hanno passate tante, ancora più degno con i segni di un tempo che solo poche persone hanno la fortuna di vivere, un corpo da star, da diva ieri, come oggi. «Non bisogna vergognarsi dei cambiamenti del corpo. Sono sempre stata una spudorata, una senza vergogna, una non formale, mi etichettavano così da giovane ed era vero». Da lì il racconto della sua lunga carriera che nasce dall’incontro con Gino Paoli, autore appunto del capolavoro “Senza fine”, attraverso le musiche riproposte da Vinicio Capossela, Samuele Bersani, Paolo Fresu. Tanti anche i momenti interpretati della stessa Ornella Vanoni, la voce di una poesia cui solo lei ha saputo dare armonia.
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