Se qualcuno gli domanda quale sia la sua tendenza sessuale, gay o etero, lui risponde sempre la stessa cosa: «Sono del sesso degli italiani». Cosa significhi per l’esattezza forse lo scopriremo tra una quindicina di giorni quando Rosa Chemical, ovvero, Manuel Franco Rocati, il rapper classe 1998 di Grugliasco, salirà sul palco del Festival di Sanremo (7-11 febbraio) tra i 22 Big, più due giovani, della rassegna diretta da Amadeus. In gara, infatti, porterà “Made in Italy”, un’attenta analisi su temi attuali come il sesso, la fluidità e il poliamore considerati nel Belpaese ancora tabù e che lui cercherà di “sfatare” attraverso un grido alla libertà fatto di musica. «Non c’è cosa più “Made in Italy” del Festival di Sanremo - commenta Rosa Chemical - Non vedo l’ora di salire su quel palco per farvi conoscere la mia musica e farvi entrare nel mio mondo». Lo farà con le sue strofe “sporche” e accattivanti, un ritmo puramente dance ed un tocco gipsy. In questo modo inviterà ad abbracciare la diversità in tutte le sue sfaccettature. Rosa ha scritto il brano insieme con Paolo Antonacci. La musica è composta da Oscar Inglese e Davide Simonetta, la produzione è di Bdope e Simonetta. C’è molta attesa, da parte di critica e pubblico, sull’esibizione di Rosa Chemical che si candida a essere uno dei volti più originali del Festival. In fondo lui ha fatto della sua personalità un’opera d’arte in continua evoluzione usando il suo volto, il suo corpo, i suoi abiti, le sue parole e il suo modo di pensare. È in questo modo che ha fatto breccia nel cuore degli stilisti più blasonati del panorama internazionale. Il suo essere “fluido” ha convinto persino Gucci a usarlo come modello di punta. Adesso tutta l’attesa è intorno al look che sceglierà Rosa per salire sul palco dell’Ariston. Gli stilisti, c’è da giurarci, stanno facendo a gara per averlo, solo tra pochi giorni si potrà sapere quale contratto Rosa abbia firmato. Una cosa è certa, non ci sarà nulla di “normale” nella sua performance. Almeno nel senso che l’opinione comune ha di questo aggettivo. Perché per lui, per Rosa, tutto è normale dall’amore senza diversità di genere, a quello per i piedi che lui osanna e rende partecipi di ogni suo apparizione social. «Nella società attuale ciò che è normale per qualcuno spesso non lo è per molti altri, e chi è diverso o semplicemente fuori dall’ordinario viene giudicato come sbagliato, da rimettere a posto - chiude - L’ho testato sulla mia pelle, siate ciò che volete, vivete in libertà e soprattutto non limitatevi. Non c’è nulla di più bello che convivere e ispirarsi l’uno con l’altro nelle proprie diversità».
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