Centovetrine a 2.500 puntate: «Chiudere la soap? Solo voci»

Duemilacinquecento puntate, con una media di 3,5 milioni di telespettatori e il 22 per cento di share, record ita­liano. Sono i numeri della soap torinese "Centovetri­ne" che ieri ha festeggiato un ambito traguardo: 2500 giorni di amori, intrighi e intrecci, con un consenso di pubblico che supera la concorrenza perfino della statunitense Beautiful, ep­pure in casa Mediaset c'è qualcosa che non va. A ro­vinare i festeggiamenti, un clima di amarezza e agita­zione perché, nello stupore generale, continuano a rin­corrersi le voci di un'immi­nente chiusura della soap di Canale 5, realizzata da quasi 11 anni a San Giusto Canavese. Una notizia che da giorni rimbalza dai gior­nali al web, ma che nessuno ha ancora smentito ufficial­mente.
Nel salotto di Forum di Rita Dalla Chiesa, grande fan di Centovetrine, ieri sono in­tervenuti alcuni attori della soap, tra cui Pietro Genuar­di, sul set Ivan Bettini: «Ab­biamo appreso la notizia dai giornali e siamo esterre­fatti - ha commentato -. È come se venisse chiuso il supermercato che fa più reddito di una catena di supermercati. Insomma, se qualcuno ha da dirci qual­cosa, che ce lo dica».
A rassicurare i telespettato­ri, è stata la stessa Rita Dalla Chiesa: «Ho parlato con il direttore in capo, mi è stato assicurato che questa noti­zia non è assolutamente ve­ra». Ieri, in tv, anche Danie­la Fazzolari, che proprio nella puntata di oggi rientra nella serie, dopo sei anni di assenza, nei panni, però, del nuovo personaggio Dia­na Cancellieri. Tornando alle voci sulla possibile chiusura, a dire la sua è stato anche Jgor Barbazza, il popolare Damiano Bauer che ha rivelato: «Per quanto ne so si tratta di voci infon­date. Stiamo continuando a girare regolarmente le pun­tate e non abbiamo avuto alcun sentore che il futuro di Centovetrine sia a ri­schio. Abbiamo già girato per i prossimi 7-8 mesi.
Il programma è campione d'ascolto su Canale 5 ed è anche un fiore all'occhiello per il territorio, dal mo­mento che dà lavoro a 160 persone negli studi di Tele­città a San Giusto Canave­se». Perfino l'assessore alla cultura della Regione, Mi­chele Coppola ha esternato la sua preoccupazione im­pegnandosi a lavorare con Film Commission e Fip per scongiurarne la chiusura.