L'INTERVISTA La torinese Greta Tedeschi: «Sì, sono stata su "Playboy" ma la mia vita è in consolle»

Greta Tedeschi è nata a Torino ventuno anni fa. Dopo gli inizi nel campo dell'organizzazione eventi ha scoperto il suo amore per la musica che per lei è pura passione. Far ballare e divertire le persone è ciò che maggiormente la gratifica. All'Hennesy club ha iniziato a suonare come autodidatta. Oggi, però, è una dj richiestissima che gira il Paese con i suoi tour, nonché, una delle poche italiane candidate alla top 100 mondiale di "Djane Mag".
 

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Greta, cosa si prova ad essere una delle poche dj donne italiane candidate alla top 100 mondiale di " Djan e Mag"? 
«Oltre ad esserne felice, spero di riuscire a farcela ed entrare così nell'ambitissima top 100».
 

Lei ha iniziato a lavorare nel mondo degli eventi da giovanissima. Perché ha deciso di intraprendere questa strada? 
«Perché mi è sempre piaciuto organizzare, gestire il personale e contattare gli artisti. In un paio di anni mi sono sempre più appassionata al mondo che ruota attorno al Djing e così ho iniziato a "suonare"».
 

Sui social lei è davvero seguitissima...

«Sì, da circa 150mila persone tra Instagram e Facebook. Mi piace raccontare le mie esperienze, la mia vita quotidiana e sono contenta che mi supportino così tante persone. Moltissimi di loro mi scrivono tutti i giorni e vengono a sentire i miei dj-set in tutta Italia».

Che rapporto ha con Torino?

«È la mia città, non posso non amarla. È da sempre la culla di molti artisti di successo e c'è una buona risposta da parte dei giovani agli eventi che vengono proposti. Di rientro dal mio tour estivo, sarò resident- dj in alcune discoteche invernali. Sono felicissima di tornare a far ballare le persone in quella che per me è casa».
 

A marzo anche Playboy Italia ha parlato di lei. 
«Sì, mi è stato dedicato un articolo in cui raccontavo del mio amore per la musica dance/ electro-house e nel quale sono stata definita "una dj di talento che porta una ventata di novità nel panorama musicale italiano". Ne sono rimasta entusiasta ma, per me è stato anche troppo. Dopotutto mi ritengo una ragazza umile che ha una forte passione per il lavoro che fa».
 

Cosa significa essere una donna dj?

«Ha i suoi pro e i suoi contro. Siamo pochissime in Italia ed è un ambiente maschilista. Per dimostrare la propria bravura bisogna avere gusto musicale ed essere tecnicamente perfette. È necessario avere carattere e una forte personalità per farsi valere in quanto artista e non in quanto donna».
 

Che emozione è riuscire a trasformare la propria passione in un lavoro? 
«Faccio la dj da soli due anni e aver trasformato questo amore per la musica in un lavoro è stato un buon risultato, ma lo considero solo un inizio. A breve uscirà un mio disco e quando vedrò la gente ballare su un mio pezzo sarò davvero soddisfatta».
 

Oltre alla musica quali altri interessi coltiva? 
«Sono un'appassionata di moda. Ho iniziato a collaborare con tantissime aziende italiane e non dall'età di sedici anni. Oggi faccio la testimonial per diverse campagne».