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Juve, il castigo del Maestro. «Dato un segnale, ora il derby»

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Multa e castigo. Arthur, Dybala e McKennie, come già paventato nelle ultime ore, fuori dai convocati: la Juventus e Andrea Pirlo hanno scelto il «pugno duro», i tre giocatori sono stati esclusi dal derby contro il Torino. E la sospensione potrebbe anche allungarsi. Intanto pagheranno una multa salata, il 30 per cento di una mensilità del loro stipendio. «Riprenderanno a lavorare con il tempo, vedremo quando», ha detto Pirlo. Pagano il fattaccio di mercoledì sera, quando sono stati sorpresi dai carabinieri a violare le norme anti-Covid nella villa di McKennie, ben oltre l’orario di coprifuoco e con altre dieci persone. «È una decisione presa d’accordo con la società, bisognava dare un segnale perché siamo degli esempi e dobbiamo comportarci come tali - ha aggiunto Pirlo - e non era proprio il momento per farlo: non solo per la squadra, visto che si era a due giorni dal derby, ma soprattutto perché il mondo è colpito da una pandemia e bisogna avere rispetto per chi sta seguendo le regole». Pirlo, intanto, vive con l’apprensione degli ultimi tamponi, in particolar modo quello di Szczesny: «Sapremo solo all’ultimo se potrà giocare, in caso contrario ci sarà Pinsoglio», vista la squalifica di Buffon. Ci sono Bonucci e Demiral con il Covid, in difesa coppia obbligata Chiellini-De Ligt. «Giorgio sta bene, ringraziamo Mancini che lo ha mandato a casa in anticipo e speriamo di vederlo in campo ancora a lungo». La Juve deve concentrarsi sul presente. «L’obietti - vo non è cambiato, si gioca sempre per vincere tutte le gare - ha ricordato Pirlo - e soltanto dopo guarderemo i risultati di chi sta davanti e chi sta dietro». L’Atalanta ha preso i bianconeri, il Napoli è a due punti, la stessa situazione di Pirlo è delicata. «Facciamo sempre gli stessi discorsi, è normale che in caso di dieci sconfitte si vada a casa ma io penso solo a fare bene e a continuare con la Juve». C’è da cancellare la figuraccia con il Benevento, a partire dal derby contro il Toro: «C’è voglia di vincerlo da entrambe le parti, io non sono mai sceso in campo in un derby con la paura addosso - ha continuato -, soltanto con il desiderio di portare a casa i tre punti: cerchiamo un successo per far felici noi e i tifosi». All’andata c’era Giampaolo, ora sfida Nicola. «Hanno un altro atteggiamento, sappiamo a cosa andremo incontro domani pomeriggio: servirà grande rabbia, c’è voglia di rivalsa dopo la sconfitta contro il Benevento». E, tanto per cambiare, ci si affiderà a Ronaldo: «È tornato arrabbiato per il gol fantasma, in competizioni importanti come le qualificazioni ai Mondiali non può non esserci il Var, ma adesso è tranquillo e sereno».
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