l'editoriale
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05 Settembre 2021 - 08:41
Una sfida cruciale. L’Italia si presenta da capolista del Gruppo C alla partita di stasera a Basilea contro la Svizzera, nonostante il mezzo passo falso di giovedì scorso con la Bulgaria. Dopo i successi nei primi tre match disputati a marzo e l’ultimo pareggio, la Nazionale del commissario tecnico Roberto Mancini non può lasciarsi sfuggire l’occasione di ipotecare nelle prossime due gare il primo posto che vale l’accesso a Qatar 2022, prima con i novanta minuti di Basilea e poi con la Lituania mercoledì prossimo allo stadio del Tricolore di Reggio Emilia. «Nel calcio non si può, e non possiamo pensare - avvisa il commissario tecnico Roberto Mancini nella conferenza stampa della vigilia - alla serata dell’11 luglio, è stata bellissima ma non dobbiamo pensarci più. È lì, tutti saranno ricordati per questo, ma il futuro è diverso e tutti dobbiamo lottare per vincere ancora».
Quella di Mancini, intanto, è una squadra che macina record. L’ultimo in ordine cronologico è aver eguagliato la Spagna con 35 risultati utili consecutivi: «Contro la Svizzera - aggiunge Mancini - ci sarà da correre, abbiamo bisogno di giocatori che stiano bene e siano pronti. Stanno tutti abbastanza bene, tranne Verratti che ha preso un colpo al ginocchio, ma non sono passate neanche 48 ore dalla partita contro la Bulgaria e bisogna valutare bene le condizioni di tutti». È ancora fresco però il pari maturato giovedì scorso contro la Bulgaria per passare oltre: «Siamo dispiaciuti per il pareggio contro la Bulgaria - spiega il commissario tecnico -, ma solo per il risultato che poteva essere diverso. Siamo convinti che, facendo la stessa prestazione, domani (oggi, ndr) possiamo vincere, si tratta di tirare 4-5 centimetri più in là rispetto al piede o alla mano del portiere. Non siamo preoccupati».
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche capitan Chiellini, che dopo aver vissuto la prima partita dalla panchina del Franchi, ritroverà una maglia da titolare e la fascia da capitano questa sera a Basilea. «Il risultato finale è stato bugiardo: - ha detto ancora il centrale difensivo parlando della Bulgaria - per 55 minuti, fino al raddoppio di Locatelli, è stata una partita molto equilibrata, giocata sui dettagli. Gli svizzeri ci hanno messi in difficoltà nel palleggio, faticavamo a pressare, hanno avuto delle ottime ripartenze. La loro è una squadra forte, pericolosa. Poi giocheranno in casa e sarà ancora più difficile, non basterà fare una partita sufficiente, ma dovremo fare una partita di alto livello». Infine una battuta su contratto biennale firmato con la Juve: «I due anni anni sono più per evitare di star lì a discutere ogni volta, ma io mi godo il momento. Ora sto bene, sono felice, senza pormi limiti ma anche senza darmi traguardi troppo lontani».
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