l'editoriale
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13 Gennaio 2022 - 07:12
Una beffa che più atroce non si può. La Juventus cade soltanto allo scoccare del minuto 120’, la Supercoppa Italiana è dell’Inter. Ed è una follia di Alex Sandro a causare la sconfitta all’ultima azione: il brasiliano smorza un pallone in area di rigore, Sanchez ne approfitta e punisce Allegri e i suoi ragazzi. Da San Siro, però, esce una squadra con maggiore consapevolezza, perché nonostante la totale emergenza ha dato grandissimo filo da torcere ai campioni d’Italia.
Allegri si presenta con alcune assenze pesantissime: De Ligt e Cuadrado sono ai box per squalifica, Chiesa ha appena cominciato la riabilitazione dopo il gravissimo infortunio al ginocchio e Szczesny è ancora senza green pass essendosi vaccinato da poco. In porta ci va Perin, in difesa giocano Rugani e Chiellini, Dybala parte dalla panchina con Kulusevski che ha il doppio compito di supportare Morata e guardare a vista Brozovic. La Juve ci capisce poco in avvio, l’Inter attacca con veemenza: tanti duelli aerei sono vinti da Dzeko e dagli altri corazzieri nerazzurri, ma Perin non corre alcun rischio. Poi, dopo le proteste di Inzaghi per un contatto Chiellini-Barella, con il tecnico che addirittura sfonda un cartellone pubblicitario, arriva a sorpresa il vantaggio bianconero. Morata butta in mezzo un pallone vagante, McKennie è liberissimo di colpire di testa e battere Handanovic per l’1-0. E proprio quando la gara sembra prendere una certa inerzia, ecco l’ingenuità di De Sciglio: il terzino abbatte Dzeko con una dinamica molto simile all’episodio precedente, Lautaro spacca la porta dal dischetto e firma il pareggio. Bernardeschi ha due grandi occasioni ad inizio ripresa ma non trova la porta, l’Inter chiude i bianconeri e colpisce un palo con Dumfries, sul punteggio in bilico Allegri decide di lanciare nella mischia Dybala a un quarto d’ora dalla fine. La gara arriva fino ai supplementari, ma il trofeo si tinge di nerazzurro nell’ultimo minuto dell’extratime. La festa è tutta nerazzurra.
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