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Da Praet a un mediano: Toro, ecco cosa manca

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Oggi, domani e giovedì, poi calerà il sipario sulla finestra estiva di calciomercato. E dalle parti di via Arcivescovado c’è ancora tanto lavoro da fare, con il tecnico Ivan Juric che spera di accogliere qualche ultimo innesto e si augura che vengano piazzati gli esuberi. È proprio da qui che partirà il dt Vagnati, chiamato a trovare una sistemazione per chi è stato bocciato dall’allenatore: Izzo, Verdi, Edera e Zaza, sono questi i nomi sul suo taccuino.

E per i primi due si sta muovendo qualcosa, con l’Atalanta che ha superato il Monza nella corsa al difensore e con Andrea Pirlo che ha chiamato il fantasista. Già, la novità di giornata riguarda proprio il classe 1992, il colpo più caro dell’era Cairo, che potrebbe finire in Turchia, al Karagumruk, all’ex “Maestro” bianconero. Decisamente più complicato trovare una soluzione per Zaza, da una parte perché il suo ingaggio è pesantissimo e dall’altra perché è ormai da mesi che vive ai margini del Toro. Per il canterano, invece, si sta scaldando l’ipotesi Sudtirol: gli altoatesini, fanalino di coda in B e con il nuovo allenatore Bisoli appena approdato sulla panchina, hanno chiesto informazioni e nelle ultime ore di mercato tenteranno di arrivare alla fumata bianca.

Poi, però, Juric aspetta ancora qualche tassello tra centrocampo e trequarti entro giovedì sera alle 20. L’ultimo nome accostato al club di via Arcivescovado è quello di Samuel Moutoussamy: l’indiscrezione arriva dalla Francia, dai media che seguono il Nantes, società proprietaria del cartellino del classe 1996. Per il francese naturalizzato congolese la richiesta si aggira intorno ai tre milioni di euro, in casa granata sono in corso le ultime valutazioni prima eventualmente di affondare il colpo. Un’altra trattativa destinata ad entrare nel vivo proprio poco prima del gong è quella legata a Dennis Praet, per il quale si tratterebbe di un gradito ritorno sotto la Mole. Juric non ha mai nascosto la stima per il ragazzo e per il giocatore, adesso è arrivato il momento della verità: il belga ha collezionato tre apparizioni in cinque gare tra Premier e EFL Cup con il Leicester, disputando 154 minuti complessivi e partendo due volte da titolare. Non è quindi ai margini della rosa del tecnico Rodgers, ma al Toro avrebbe molta più visibilità e continuità anche in ottica Mondiale in Qatar. Ecco perché anche lo stesso Praet accetterebbe volentieri un ritorno in granata.

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