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Paredes in cattedra, Milik più Vlahovic: «Juve, riparti così»

Paredes
«Il Psg è una delle 3-4 squadre più forti d’Europa e nel primo tempo si è vista una grande differenza. Nella ripresa i ritmi sono diminuiti e la Juve ha avuto tante occasioni per pareggiare, anche se poteva subire il terzo gol. Ma è dal secondo tempo che si deve ripartire per il futuro. La Juve è un cantiere aperto, tra infortuni e giocatori arrivati a fine mercato, ma in Serie A può giocarsela fino in fondo». Questa la disamina di Giorgio Chiellini, nei panni martedì sera di neo-commentatore di Sky Sport. Una disamina fatta da uno che conosce benissimo le dinamiche interne allo spogliatoio bianconero, per averlo frequentato fino a qualche mese fa.

Ripartire dal secondo tempo, dunque. E soprattutto ripartire dal neo regista di centrocampo, quel Leandro Paredes tanto inseguito dalla Vecchia Signora in passato, che nel suo ex stadio ha dimostrato ai suoi nuovi tifosi - ma anche ai vecchi - di che pasta è fatto. Ha voluto fortemente la Juventus l’ex di Empoli e Roma e lo ha dimostrato con la prestazione messa in campo al Parco dei Principi. I numeri - mostruosi - in tal senso, parlano chiaro. «Leandro Paredes ha toccato 102 palloni in questa gara - si legge tra le statistiche -, più di ogni altro giocatore nella sua gara d’esordio in Champions League con la maglia della Juventus da quando Opta raccoglie questo tipo di dato (dal 2003/04). Struttura».

Struttura, appunto, che manca alla Juve, ancora alla disperata ricerca di una precisa identità. Identità che la Juve potrebbe cominciare a trovare, magari iniziando a confermare il modulo, quel 3-5-2 decisamente più redittizio in termini di occasioni create, con le due torri là davanti, Dusan Vlahovic e Arkadius Milik. Quest’ultimo, a più riprese, ha più volte dichiarato di essere in grado di fare da spalla a uno della sua stazza. «Lo facevo con Levandowski - diceva nei giorni scorsi il polacco -, lo posso fare anche con Vlahovic». Se non ci fossero state le parate di Donnarumma, nella ripresa, adesso forse staremo parlando di un’altra partita. Quello che serve ora è trovare al più presto continuità a partire dalla sfida di domenica con la Salernitana.
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