«Ora speriamo solo di non andare in serie B». Il pensiero di Santo, davanti all’ingresso dello Juventus Museum, riassume i timori di molti tifosi bianconeri. L’indagine su stipendi e plusvalenze, con le intercettazioni e le dimissioni dei vertici, hanno fatto tornare gli juventini indietro di oltre 16 anni. A quella terribile estate 2006, quando la cosiddetta Calciopoli portò alla retrocessione del club più titolato d’Italia. Ora la nuova bufera fa temere il peggio: «Un po’ di paura c’è - ammette Simone -. Spiace per Andrea Agnelli perché rappresenta il nome e la storia. Ora speriamo che arrivi qualche ex calciatore come simbolo di appartenenza, com’era con Nedved, Bettega o Boniperti: l’ideale sarebbe il ritorno di Del Piero». Interviene Valerio: «La verità è che hanno sbagliato tanto, pagando troppo giocatori sempre infortunati come Dybala e Douglas Costa. Poi l’acquisto di Ronaldo e il Covid sono state le ultime gocce: alla fine non sono più tornati i conti e questo è il risultato». Serena riporta le paure di figlio e compagno: «Loro sono sfegatati e ora hanno paura della retrocessione. E vorrebbero capire meglio chi arriverà a gestire la società». Il più spaventato rimane Santo: «Sono amareggiato, la dirigenza ha voluto strafare. Adesso temo che la serie B sia un’eventualità concreta: peccato, ci rimetteremmo anche noi tifosi. Però vorrei che s’indagasse anche su altre squadre: puntare il dito contro di noi è sempre più facile». Sono critici anche Massimiliano e Silvia, presidente di uno Juventus club: «Hanno fatto un pasticcio e Ronaldo si è rivelato il colpo di grazia. Poi hanno dato retta al “popolo del web” e hanno gestito male anche dal punto di vista della comunicazione. Ma non siamo preoccupati: ormai, dopo il 2006, siamo impermeabili a tutto. E speriamo che tornino Del Piero e Trezeguet». Non sono gli unici a essere tranquilli: «La Juve è troppo grande per finire di nuovo male - sono convinti Florin e Miruna, arrivati dalla Romania per visitare Torino e lo Stadium -. Si risolverà tutto». Concorda Sergio: «Nella peggiore delle ipotesi ci toglieranno qualche punto. Non credo si arriverà a misure estreme: è anche nell’interesse del calcio italiano». Aggiunge Manuel, in visita al museo juventino insieme a Lucia: «Io non penso alla retrocessione, al massimo ci daranno dei punti di penalizzazione o ci escluderanno dalle coppe. In generale questo cambio andava fatto ed era nell’aria. Ho visto Andrea Agnelli distaccato e la sua gestione è stata all’opposto rispetto a quello dei “vecchi”. Ora spero in un ruolo importante per Del Piero». Andrea e Antonio, arrivati dal Veneto per visitare lo Stadium, alzano le spalle: «Per ora è difficile capire cosa possa succedere ma non siamo preoccupati. Di certo certo John Elkann ha colto la palla al balzo e ha imposto queste dimissioni per salvare il salvabile».
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