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Aumentano i rimpianti per l’uscita dalla Coppa. E ora manca un leader

«Complimenti ai miei ragazzi, hanno dato tutto. Ci dispiace molto perché la Coppa Italia era un piccolo sogno per il nostro spogliatoio». Sotto le parole di Ivan Juric in conferenza stampa nell’immediato dopo partita del “Franchi” cova la cenere del risentimento, di quello che è stato e non è potuto essere, anche in sede di calciomercato. Bene l’arrivo dal Verona del suo allievo, Ivan Ilic; male, invece, l’addio dell’altro suo pupillo, Sasa Lukic. E proprio nel momento del bisogno. Quando il Toro, di fatto, era impegnato nella partita più importante dell’anno, in Coppa Italia contro la Fiorentina. E a guardare, poi, con chi sono stati “accoppiati” in semifinale i viola - c’è la Cremonese, giustiziera della Roma -, aumentano i rimpianti in casa Toro. «Abbiamo perso un grande giocatore dal mio punto di vista - le parole di Juric a proposito di Lukic -, lo abbiamo sostituito con un ragazzo del 2001 che secondo me nel tempo può crescere, ma oggi siamo usciti un po’ indeboliti perché perdi un pezzo forte. Ilic nel tempo potrà diventare forte, ma ora deve crescere. La mia unica critica è che la gestione di certe situazioni ci vede sempre in svantaggio». Naturalmente il riferimento va al mancato rinnovo di Lukic che di fatto poi ha portato alla rottura insanabile tra la dirigenza e il calciatore. Nel giro di pochi mesi - dall’estate a oggi - i granata hanno perso tre leader dentro e fuori dal campo: da Belotti a Bremer, fino ad arrivare a Lukic. Di eredi - dal punto di vista della leadership - neanche l’ombra e la mancanza di un vero e proprio trascinatore, mercoledì a Firenze, si è fatta sentire eccome. Samuele Ricci cresce bene ma manca ancora di esperienza. Rodriguez è capitano silenzioso, coi galloni sul braccio per una mera questione di anzianità. Oltretutto l’unico giocatore in cui si può intravedere del Dna granata è il giovane Alessandro Buongiorno, cresciuto nel vivaio, ma ancora inesperto rispetto a chi lo ha preceduto e che negli ultimi mesi ha salutato Torino e il Toro.
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