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Riecco la Superlega: «Agnelli? Vedremo»

Riecco la Superlega: «Agnelli? Vedremo»
«La Superlega lancia il suo nuovo progetto», come anticipato ieri dal quotidiano inglese “Telegraph”. «C’è un messaggio chiave che mandiamo a tutti: non ci saranno più membri permanenti, vogliamo puntare sulla meritocrazia». Lo ha spiegato ieri Bernd Reichart, amministratore delegato di A22 (la società che promuove la Superlega). «Abbiamo imparato dal dibattito che ha riguardato la proposta iniziale della Superlega - ha continuato -. Il merito sportivo è uno dei principi fondamentali. Sia club che tifosi vogliono una competizione attraente e competitiva». Il progetto prevede un campionato europeo aperto, con più divisioni e 60/80 club partecipanti qualificati in base ai tornei nazionali. Secondo il “Telegraph” sarebbero già stati contattati 50 club (anche se l’Eca, il sindacato delle squadre europee, ha prontamente smentito: «Nessuno dei nostri membri è stato contattato», hanno detto). Reichart ha anche parlato della situazione che sta coinvolgendo uno dei tre club rimasti nella Superlega assieme a Barcellona e Real Madrid, ovvero la Juventus. «Preoccupato per la situazione della Juve? No, io continuerò a lavorare insieme ai rappresentanti della Juventus in maniera costruttiva e produttiva. Continuerò ad apprezzarli come partner impegnati nel progetto, che hanno a cuore la sostenibilità del calcio». «Se potrà esserci un ruolo per Andrea Agnelli? Andrea prenderà una decisione e farà quello che vorrà fare - ha dichiarato Reichart - . Voglio essere sicuro di poter confrontarmi ancora con lui e con i suoi consigli e la sua conoscenza, in pochi conoscono il calcio europeo come lui».
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