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Serie A

Juve-Verona, decide Kean. Champions a -4

La rete del centravanti e le parate di Szczesny spingono i bianconeri. Allo Stadium ovazione per Del Piero in tribuna

Juve-Verona, decide Kean. Champions a -4

Il gol di Kean contro il Verona (Foto Di Marco)

Non è certamente una Juve spettacolare, ma è vincente ed è ciò che interessa ad Allegri: i bianconeri superano il Verona proprio come all’andata, per 1-0 e con gol di Kean. La scalata continua, la zona Champions è a quattro punti aspettando la domenica di serie A.

Da Di Maria-Vlahovic a Milik-Kean, Allegri sceglie il tandem dei comprimari: il polacco torna dopo i due mesi di infortunio, il classe 2000 si rivede dopo le due giornate di squalifica, sono loro a cercare di far male al Verona. Il primo squillo della gara, però, è di Duda, che dal cuore dell’area di rigore calcia troppo centrale dopo appena due minuti. La squadra di Zaffaroni mostra una grande personalità e gioca decisamente meglio della Juve, al quarto d’ora la seconda occasione è per Depaoli che sfiora il palo alla sinistra di Szczesny. I bianconeri continuano a non scuotersi, lo Stadium si accende verso metà primo tempo: sui maxi-schermi viene inquadrato Alessandro Del Piero, l’ex capitano ricambia ai cori e applausi visibilmente emozionato.

Il Verona trema al 37°, la punizione di Danilo dal limite dell’area è deviata contro l’incrocio dei pali dalla schiena di Depaoli. E’ l’unico squillo dei primi 45 minuti, la squadra di Allegri torna negli spogliatoi con qualche mugugno proveniente dagli spalti. Barrenechea lascia subito il posto a Miretti, la Juve alza il baricentro e si fa più pericolosa, trovando il vantaggio ad inizio ripresa: Locatelli imbuca per Kean, l’attaccante non sbaglia davanti a Montipò e fa 1-0. Allegri sceglie di rivoluzionare il reparto avanzato e, dopo aver inserito Vlahovic e Di Maria, lancia anche Kostic per Cuadrado. Anche Zaffaroni fa tre mosse e butta nella mischia Cabal, Verdi e Doig, ma è Lasagna ad essere fermato sul più bello da Szczesny in uscita bassa. Ed è ancora il portiere polacco a dover superarsi sul mancino del subentrato Terracciano nel finale. Bremer si divora il raddoppio da pochi passi, Allegri rientra negli spogliatoi furibondo con qualche secondo d’anticipo ma la Juve rosicchia altri tre punti all’Inter e si porta a sei lunghezze dai nerazzurri, avversari di martedì nella semifinale d’andata di coppa Italia ancora allo Stadium.

 

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