Fagioli (e la Juve) in lacrime. Allegri: non abbiamo perso per colpa sua

Nicolò Fagioli in lacrime in panchina, sostituito poco dopo un errore che ha favorito la rete del Sassuolo, è la fotografia dello shock bianconero quando, al 19° della ripresa, Defrel batte Perin su un rinvio sbagliato in area del giovane centrocampista. Un gol che si è rivelato decisivo.

Ma Allegri non gli getta la croce addosso e, ai microfoni di Dazn, dice che le lacrime "dimostrano che il ragazzo è responsabile. Ma non abbiano perso a causa di quello sbaglio, quanto per la prestazione di tutti".

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E' iniziato così non al meglio uno dei periodi stagionali più importanti e impegnativi per la Juve, tra gli attesi ed imminenti pronunciamenti del Collegio di garanzia presso il Coni sul ricorso per i 15 punti di penalizzazione e la gara di ritorno di Europa League contro lo Sporting Lisbona. Segnali negativi per Allegri che ha risparmiato alcuni big, ma ciò non giustifica la prestazione impalpabile. Con il risultato che avrebbe potuto essere addirittura più largo (clamoroso l'abbaglio arbitrale che non concede il vantaggio, su un fallo di Chiesa, al Sassuolo lanciato in due contro uno verso la porta).

LE PAGELLE BIANCONERE

Perin 6,5 Salva su Defrel ma poi si deve arrendere.

Gatti 6 Tiene bene fino all’ingresso di Defrel.

Bremer 5,5 Insufficiente: nella ripresa cala.

Danilo 6 Poche sbavature.

Barbieri 6 All'esordio si dimostra affidabile. (Dal 57° Cuadrado 6).

Fagioli 5 Errore decisivo ai fini del risultato su Defrel. Va in panchina in lacrime (Dal 66° Miretti 6).

Paredes 5,5 Altro oggetto misterioso. (Dall'83° Pogba sv.).

Rabiot 6 Consigli gli nega un altro gol con un volo prodigioso.

Kostic 6 Questa volta non serve assist vincenti. (Dal 66° Chiesa 6).

Milik 5 Non tira mai, si abbassa troppo dietro la prima punta: un fantasma in area avversaria. (Dal 57° Di Maria 6).

Vlahovic 5 Altra insufficienza, il serbo ormai è un caso: in più, non riesce mai a tirare in porta.

All. Allegri 5 Questa volta non gli gira bene. La squadra fa il minimo, in difesa si balla un po’ troppo.