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Juric misterioso sul suo futuro: "Non so se ci vediamo a luglio...Penso solo all'Inter"

Il croato lascia aperte le porte a un addio: "Mi stuzzica l'estero, ma prima voglio portare il Toro all'ottavo posto"

Juric misterioso sul suo futuro: "Non so se ci vediamo a luglio...Penso solo all'Inter"

Ivan Juric sta tenendo con il fiato sospeso i tifosi granata sul suo futuro

Mancano appena 90 minuti al termine del campionato, eppure è ancora presto per parlare di futuro in casa Toro. "Non so se ci rivediamo a luglio, in questo momento non lo posso dire – dice sinceramente e apertamente Ivan Juric – perché penso solo alla partita e al risultato". La sfida di domani è di quelle pesanti, da dentro o fuori: "Dipendiamo solo da noi, dobbiamo giocare felici e sereni e senza pressioni – aggiunge alla vigilia della sfida contro l’Inter – e vogliamo vincere per raggiungere l’ottavo posto: sarebbe un traguardo inaspettato, ma anche il giusto premio per tutto il gruppo".

 

Juric, come si sente alla vigilia di questo appuntamento?

"La mia sensazione è che tutto il nostro gruppo di lavoro può fare meglio, ma abbiamo fatto benissimo. Tutti hanno lavorato bene, ho sensazioni positive per come si è costruito e come siamo cresciuti. Sono soddisfatto, mi piacerebbe tanto vincere domani e arrivare ottavi, poi vediamo a cosa ci porta. Sarebbe un giusto premio per tutto il lavoro dei ragazzi"

 

Ci sono margini di crescita?

"Tanti hanno fatto la miglior stagione da quando giocano a calcio, c'è chi mi ha sorpreso in positivo ed è cresciuto più di quanto pensassi. Possiamo crescere un po' individualmente, ma anche e soprattutto su idee e maturità. Come singoli in tanti sono al livello molto alto per le loro capacità, come squadra si può crescere".

 

E per colmare il gap con chi sta davanti?

"Siamo consapevoli che otto squadre, incluse la Fiorentina, hanno una struttura nettamente superiore alla nostra. Con un mercato non è che cambi, i giocatori non cambiano tutte queste differenze. Noi dobbiamo concentrarci sul diventare perfetti e alzare l'asticella del lavoro: siamo ad un livello buono, io voglio portarla ancora più su. Ci mancano delle persone che facciano la differenza, dei professionisti di alto livello. Nell'acquisto dei giocatori dobbiamo essere più avanti, così magari riesci ad avvicinarti. Ma economicamente non ci sono le basi, c'è un abisso sugli introiti".

 

Da chi bisogna ripartire?

"Al Toro non possono esserci intoccabili, basta vedere cosa è capitato con il caso Belotti…Aggiungo anche, però, che Buongiorno non dovrebbe mai essere ceduto: lui rappresenta davvero il Toro"

 

Sarà ancora l’allenatore del Toro nel 2023/2024?

"In questo momento non lo so, sono totalmente concentrato sul campo: da qualche mese penso solo ai risultati e alle prestazioni, ho lasciato da parte tutto il resto perché non mi interessava. Ci vedremo tutti insieme e ne parleremo, ma adesso la concentrazione è massima per domani. L’estero? Certo che mi stuzzica, mi piacerebbe vedere a che livello sono perché ho conosciuto realtà superiori alla nostra".

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