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CICLISMO

Ecco la mappa del Tour de France, ma è già flop azzurri: è il dato peggiore da 40 anni

Si prevede un testa a testa Vingegaard-Pogacar, il triste numero degli italiani

Tour de France

Ecco la mappa con le tappe del Tour de France 2023

Sabato dai Paesi Baschi a Parigi. E tra un anno da Firenze, passando anche per Torino, per chiudersi a Nizza, complici le Olimpiadi parigine. Il Tour de France è pronto per scrivere la sua centodecima storia e tutti sono pronti per rivivere il testa a testa tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, ché al momento sembra corsa a due. Un danese, uno sloveno, è il nuovo ciclismo che avanza e taglia fuori dai giochi chi non riesce a stare al passo con i tempi, come l’Italia che improvvisamente fa un salto indietro di 40 anni. Allora al via si erano presentati in sei. Tra due giorni a Bilbao saranno in sette e nessuno con reali possibilità di fare classifica. Giulio Ciccone punta a far suo un traguardo in montagna e pensa alla maglia a pois. Matteo Trentin, Alberto Bettiol e Gianni Moscon andranno solo a caccia di tappe, Daniel Oss e Jacopo Guarnieri faranno il loro ottimo mestiere di gregari, Luca Mozzato sarà lo sprinter dell’Arkéa Samsic. Ma per la classifica non abbiamo nessuno e così faremo da spettatori.

Vingegaard un anno fa ha fatto saltare il banco negando la tripletta a Pogacar e arriva dalla fresca vittoria al Giro del Delfinato oltre che con la squadra più forte, perché la Jumbo è una corazzata. Ma lo sloveno a Cyclingnews promette battaglia anche se rientra dopo una frattura al polso: «Migliora ogni giorno. Non ho ancora il 100% di mobilità, ma sulla bici mi sento bene. Jonas ha dimostrato di poter vincere il Delfinato quasi con una gamba sola. Quindi, ora tutti gli occhi sono puntati su di lui, sarà il personaggio principale del Tour». Possibili alternative? In realtà poche, come Jai Hindley che lo scorso anno ha vinto il Giro ma da allora è sparito, o lo spagnolo Enric Mas e l’ecuadoregno Ricard Carapaz.

Il via sarà subito caotico, con i saliscendi nelle tappe in linea di Bilbao e San Sebastian. Ma soprattutto la prima settimana proporrà già i Pirenei con la Pau-Laurens e la Tarbes-Cauteres Cambasque che prevede anche il Tourmalet senza dimenticare che torna il Puy de Dome. Nella seconda settimana ecco le Alpi, con gli arrivi a Grand Colombiere, la Annemasse-Morzine e la Les Gets-Saint Gervais Mont Blanc tutte durissime. Prima di arrivare sui Campi Elisi, infine la crono da 22 km a Combloux e ancora Alpi: a Courchevel con più di 5.000 metri di dislivello e infine la penultima tappa, Belfort-Le Markstein. Per il primo, anche 500mila euro, che tanto dividerà con la squadra

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