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L'APPUNTAMENTO
02 Agosto 2023 - 17:25
Il ct azzurro Bennati si prepara per i Mondiali di ciclismo in Scozia
Il ciclismo almeno per quest’anno torna all’antico e per i tifosi sarà un bel tuffo nel passato. I Mondiali ad agosto, roba da anni ’90. Ma soprattutto per la prima volta a Glasgow e in altre location scozzesi da domani saranno in palio oltre 200 titoli, a cominciare da quelli su strada, pista e della mountain bike (oltre alle gare paralimpiche). L’UCI ha deciso di radunare tutti i suoi campionati in un’unica data e succederà di nuovo tra quattro anni in Alta Savoia. Discipline storiche, ma anche particolari, come il ciclopalla e il ciclismo acrobatico, oltre agli Amatori che si misureranno nelle Granfondo iridate. Un mondiale speciale e un programma rivoluzionato. Su strada ad esempio, approfittando degli undici giorni di gare, la prova Elite dei maschi andrà in scena domenica 6 e quella delle donne il 13 mentre le crono saranno a metà della prossima settimana.
Il 6 agosto evoca ottimi ricordi negli italiani. Era il 1972, Eddy Merckx a Barcellona partiva come netto favorito ma nel finale fu messo in scacco dagli azzurro. Lo scatto di Franco Bitossi, capace di resistere sino agli ultimi 100 metri quando Marino Basso per anticipare il cannibale, andò a vestire l’iride. Questa volta invece l’Italia partirà defilata, con il peso del pronostico tutto su nazioni guida come Belgio e Danimarca, più qualche scheggia impazzita come Tadej Pogacar. Capitani designati saranno Matteo Trentin e Alberto Bettiol, entrambi reduci dal Tour de France e in un buon momento di forma fisica. Con loro anche Andrea Bagioli che ha appena vinto l’ultima tappa del Giro di Vallonia e Simone Velasco, campione italiano. Infine cinque per quattro maglie: Daniel Oss, Lorenzo Rota, Kristian Sbaragli, Filippo Baroncini e Andrea Pasqualon. Filippo Ganna e Jonathan Milan invece saranno impegnati in pista, soprattutto nella finale dell’Inseguimento a squadre il 5 agosto. Ma il verbanese venerdì 11 agosto correrà anche nella crono insieme a Mattia Cattaneo.
«Non siamo i favoriti – ha spiegato il ct azzurro Daniele Bennati prima di volare in Scozia – ma siamo l’Italia e da sempre abbiamo avuto una grande tradizione. Dobbiamo essere squadra per fare una bella corsa e ottenere un buon risultato».
Il percorso della prova in linea maschile non è durissimo ma nemmeno da sottovalutare. In tutto 277,3 km con quasi 3200 metri di dislivello. Primo tratto in linea, partendo da Edimburgo, poi dieci giri del circuiti finale attorno a Glasgow: 14 chilometri pieni di curve e strappi che costringeranno i big a correre davanti. Saranno invece quasi 160 km per le donne, con la cuneese Elisa Balsamo che ha vinto due anni fa ma senza Elisa Longo Borghini, infortunata.
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