Toro, chi l'ha visto? Il Milan gliene fa quattro e l'arbitro lo affossa

«Sono rimasto molto colpito dai modi in cui hanno fatto gol, sembrano pericolosi in ogni momento». Una sensazione che Ivan Juric aveva avuto davanti alla televisione, osservando l’esordio dei rossoneri alla prima giornata contro il Bologna, in trasferta. Chissà cosa avrà pensato invece ieri sera a San Siro, guardandoli giocare dal vivo. Tecnica sopraffina, verticalizzazioni, inserimenti: sia a destra sia a sinistra. Tolto il rigore del 2-1, decisamente generoso a nostro parere, il Diavolo rossonero ha dominato in lungo e in largo. Il Toro, apparso decisamente stordito, ha proposto poco sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Poi ci si è messa pure la sfortuna, quando al 20° Sanabria è stato costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare, al bicipite femorale destro: rischia un lungo stop. Al suo posto Pietro Pellegri, che una volta messo il piede in campo si è adeguato al resto della compagnia. Solo Schuurs è apparso parzialmente all’altezza della situazione tra il gol messo a segno - il primo in A - e il duello rusticano messo in atto con Giroud, anche se poi lo hanno infilato in velocità. Per il resto, i granata hanno dato pochi segnali, troppo ammaliati dalla movenze, specie a metà campo, del Diavolo rossonero, dove il Milan è sempre stato in superiorità numerica, rimediando una figuraccia. I granata oggi più che mai appaiono squadra incompleta. Gli stessi dello scorso anno, più Bellanova, non bastano per provare a fare il salto di qualità: servono innesti di qualità, con urgenza. Il mercato chiude tra qualche giorno ma dalla società non arrivano segnali incoraggianti. Va registrata, infatti, la retromarcia con lo Charleroi per il belga-camerunense Tchatchoua, un affare che sembrava essere in dirittura d’arrivo e invece... Le condizioni fisiche del calciatore, vittima di un incidente stradale nei mesi scorsi, non convincono. Meglio cambiare obiettivo: torna di moda Corrado della Ternana. Mancano soluzioni (e senza Sanabria?) in attacco: il tempo stringe. Non c’è tempo da perdere. Il Toro dello scorso anno se la sarebbe giocata, quest’anno no...

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