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TORO-GENOA
03 Settembre 2023 - 21:18
Radonjic si è preso sulle spalle il Toro portando alla prima vittoria stagionale
Centoottantuno giorni dopo, il Toro ritrova la vittoria davanti al proprio pubblico. Non accadeva infatti dal 6 marzo scorso, dalla sfida giocata contro il Bologna vinta 1-0 grazie a un gol di Karamoh nel primo tempo. Da allora altre otto partite giocate in casa, all’Olimpico Grande Torino, ottenendo il magro bottino di 4 punti, figli di 4 pareggi e 4 sconfitte. Ebbene, dicevamo, il Toro si è sbloccato in casa, e soprattutto si è sbloccato in campionato, grazie a un gol messo a segno nel recupero da Radonjic, una vera e propria magia messa a segno dal serbo. Serbo che non segnava dal 9 novembre 2022, un’eternità, visto che è passato quasi un anno. Non è stata una bella partita, anzi: ma alla fine è la sostanza è quella che conta, specie dopo la batosta di San Siro («il peggior Toro da quando sono qui», aveva detto Juric) sostanza che in questi casi si chiama “vittoria”, da tre punti naturalmente. I primi di questo campionato.
Davanti a oltre 23mila tifosi presenti sugli spalti, Juric - come svelato alla vigilia dal tecnico croato - ha subito buttato nella mischia Duvan Zapata, il numero 91, tra i più applauditi e acclamati. Il più applaudito, però, è stato il numero 4, Alessandro Buongiorno, a cui i tifosi - dopo il grande rifiuto di trasferirsi all’Atalanta - hanno voluto dedicare uno striscione esposto in Curva Maratona prima del fischio di inizio dell’arbitro Chiffi: “Con una grande scelta hai dimostrato che con un cuore granata non si fa mercato, grazie Buongiorno”.
«I cambi hanno dato una marcia in più e alla fine Rado è stato perfetto - ha detto Juric al termine della partita giocata contro la sua ex squadra -. E’ un gol da artista. Ha un talento smisurato in certe situazione. Un allenatore vorrebbe vederlo sempre fare queste cose qua. L’anno scorsa ha preso tanti legni. Questa volta ha fatto un gol spettacolare». Il serbo questa volta è partito dalla panchina: «Lui a Milano ha giocato titolare - ha continuato Juric -. Gioca spesso titolare. L’anno scorso ha fatto tante partite fantastiche prima dell’infortunio. Oggi è entrato benissimo, per noi è importantissimo. Sia da titolare che dalla panchina. Con la società crediamo tantissimo in questo ragazzo». Dopo la batosta di San Siro il Toro ha faticato a trovare spazi, poche le idee con il Genoa bloccato in difesa pronto a ripartire: Partita bloccata: «Eravamo abbastanza lenti - ha continuato Juric -, bisognava solo accelerare e muovere meglio la palla. E’ stata importante oggi la solidità e l’attenzione. C’è da migliorare tanto, ma quello che volevo vedere ho visto».
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