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PIANETA GRANATA

Toro, Cairo pungola Juric dopo il derby perso: ecco cosa si aspetta dall'allenatore

Il presidente granata continua a mandare messaggi al tecnico dal Festival dello Sport di Trento

Toro, Cairo pungola Juric dopo il derby perso: ecco cosa si aspetta dall'allenatore

Il presidente Cairo insieme a Ivan Juric

Da Trento, dove si trova in pianta stabile per il Festival dello Sport, il presidente Cairo non ha mancato occasione - nonostante i numerosi attestati di stima - di mandare qualche frecciatina all’indirizzo di Ivan Juric. «Non ascolta la formazione che gli dico di mettere in campo - aveva dichiarato il numero uno granata alla presentazione della Grande Partenza del Giro d’Italia lunedì scorso. E ancora: «Serve un deciso cambio di rotta, ora la squadra è rafforzata».

Parlando di allenatori in generale: «A volte possono nascere differenze di visione - ha spiegato Cairo sempre da Trento -, ma io ho sempre trovato una buona sintonia con i mister che ho avuto. Poi è evidente che ci sia sempre qualche discussione tra le parti, ma non necessariamente è una cosa negativa. La dialettica non è male, se un allenatore è esigente e spinge verso l'alto significa che ha grandi ambizioni e vuole fare passi avanti». Non è poi mancato anche un riferimento anche a quegli allenatori che pretendono molto. «Ovviamente - ha detto ancora Cairo - nel momento in cui chiedono devono anche essere capaci di dare». Per ora a Juric ha avuto molto, quasi tutto quello che ha chiesto, secondo il patron granata, anche se a onor del vero il tecnico croato avrebbe voluto un trequartista e non un’altra prima punta.

Prima punta che ora deve adattare, in un sistema di gioco che in fondo Juric non ha mai apprezzato a fondo, quello che prevede l’utilizzo assieme di due attaccanti, ovvero quello che sogna di vedere Cairo a partire da Torino-Inter, con Zapata e Sanabria in avanti. E a proposito di Sanabria, via social è arrivato lo sfogo del paraguayano dopo la querelle scatenatasi dopo lo sputo “fantasma” a Messi. «Mi sento in dovere - ha scritto - di uscire allo scoperto e negare quello che è successo. Solo nel vedere la mia famiglia colpita a causa delle molteplici minacce per un evento che non è mai accaduto. Non farei mai una cosa del genere a nessuno. Che esempio darei alle mie figlie commettendo un atto del genere? Vi consiglio di vedere tutte le immagini».

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