"Granatizzazione" nelle scuole: il sogno di insegnare la storia del Toro in classe

Imparare dal passato per vivere il presente e proiettarsi nel futuro: il tutto con il Toro come filo conduttore e il granata come colore di contorno. Così il Circolo dei Lettori ha ospitato il dibattito “Ma cos’era mai questo Toro?”, con Giulio Graglia a moderare l’incontro tra la giornalista Sabrina Gonzatto, il cantante degli Statuto Oscar Giammarinaro e l’ex ct della nazionale italiana di pallavolo Mauro Berruto. Sullo sfondo le immagini del Toro di varie epoche, dagli anni Sessanta fino allo scudetto del 1976, e in platea anche due dei protagonisti di quella cavalcata, Renato Zaccarelli e Roberto Salvadori. «Ricordo la festa in piazza Castello, la macchina di mio papà prese addirittura fuoco» l’aneddoto di Berruto, oggi membro della Camera dei Deputati. Ora è impossibile pensare a un nuovo tricolore, anche se c’è un sogno nel cuore del granata: «Uno stadio di proprietà, il Filadelfia lì dietro e il museo a casa nostra: come sarebbe bello un quartiere tutto del Toro» l’auspicio dell’ex ct azzurro.

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Intanto, dalle scuole arrivano buone notizie sulla “granatizzazione” delle nuove generazioni: «Da insegnante posso assicurare che da qualche anno ci sono sempre più bambini del Toro» racconta Oskar, che ha visto da vicino la crescita di Alessandro Buongiorno. «Veniva nella scuola dove sono io, fin da piccolo è sempre stato granata dentro» svela il cantante. Il sogno nel cassetto di tutti è quello di poter arrivare ad insegnare la storia del Grande Torino sui banchi di scuola: «Ho pronta una proposta per introdurre lo studio della storia dello sport durante le ore di educazione civica» il progetto di Berruto, dopo che giusto a inizio ottobre lo sport è entrato nella Costituzione Italiana. Anche perché non si può dimenticare il passato: «Al collo ho questa sciarpa del Toro Club Parigi, la indossava mio papà durante il suo ultimo viaggio...» ha detto un’emozionata Gonzatto.