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TENNIS - ATP FINALS

Sinner-Hurkacz, chi trova un amico trova un tesoro: "Jannik? Spero arrivi in finale...Ma mi deve una cena!"

Grazie al set che ha vinto contro Djokovic, il polacco ha spedito matematicamente l'azzurro in semifinale

Sinner-Hurkacz, chi trova un amico trova un tesoro: "Jannik? Spero arrivi in finale...Ma mi deve una cena!"

Hurkacz, il polacco ci ha messo poco tempo per entrare nei cuori dei tifosi italiani

Chi trova un amico, trova un tesoro. È proprio il caso di dirlo. Vincendo un set contro Novak Djokovic ha fatto un favore all’amico Jannik Sinner («il mio migliore amico nel circuito», aveva confessato qualche tempo fa), regalandogli la qualificazione matematica prima di scendere in campo. Stiamo parlando di Hubert Hurkacz, tennista polacco, numero 9 al mondo che ieri è sceso in campo al posto dell’infortunato Tsitsipas - ritiratosi dopo soli tre game nella partita contro Rune di martedì scorso - e sceso in campo contro il numero 1 Novak Djokovic. «Ovviamente - ha detto in conferenza stampa - giocare contro Novak è difficile. È il miglior giocatore che ci sia stato là fuori. Non è facile (sorriso)».

Sulla sua amicizia con Sinner, poi: «Se gli ho fatto un favore? Penso che si sia qualificato da solo vincendo le prime due partite - ha ribattuto -. È ovviamente un grande ragazzo. Sì, sta giocando davvero un tennis incredibile. Sì, gli auguro che giochi due grandi partite qui. Beh, tre...». «Se mi farò pagare una cena da lui, magari qui in Italia? Beh, non lo so. Forse (sorride) - ha continuato il gigante Hubie -. Vedremo. Forse mi ha mandato un messaggio...». Sul forfait tardivo di Tsitipas invece: «Da quanto ho sentito, dai medici, dicevano che sarebbe stato in grado di giocare - ha aggiunto il polacco -. Sì, voglio dire, ovviamente gli otto ragazzi meritano di essere lì. Stefanos pensava che sarebbe stato in grado di giocare la partita e cercare di vincerla, ma è successo qualcosa all’inizio e poi non ha potuto continuare. È stato sfortunato per entrambi perché non avrebbe voluto giocare tre giochi se lo avesse saputo. E ovviamente avrei voluto giocare la partita».

Appuntamento al prossimo anno: «E’ un piacere giocare davanti ai tifosi italiani qui a Torino. Sì, sicuramente ora farò del mio meglio per il prossimo anno per assicurarmi di essere qui e di giocare fin dalla prima palla del torneo». Arrivederci Hubie, e grazie.

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