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GIOIA AZZURRA
20 Novembre 2023 - 22:54
Lo 0-0 di Leverkusen vale il pass per l'Europeo
Soffrendo e con il minimo risultato, ma l’Italia ce l’ha fatta. Al 96’ il sospiro di sollievo è grande così, agli azzurri basta lo 0-0 di Leverkusen contro l’Ucraina per strappare il pass per la Germania: la qualificazione arriva grazie agli scontri diretti, con la vittoria di Milano che pesa come un macigno. Non è una bella Italia, ma l’unica cosa che contava era la qualificazione. All’Ucraina resta ancora la possibilità di raggiungere gli azzurri attraverso i play-off, la squadra protesta per l’episodio da moviola Mudryk-Cristante nel recupero.
Spalletti cambia praticamente metà squadra e alcune scelte sorprendenti, come quella di spedire Berardi in tribuna. E poi sceglie Buongiorno, con il granata che supera il bianconero Gatti nel ballottaggio e gioca al fianco di Acerbi nella sfida più delicate di tutte, non male come seconda apparizione in assoluto con l’Italia. A destra c’è Di Lorenzo e non Darmian, a sinistra viene confermato Dimarco, l’unica novità del centrocampo è Frattesi al posto di Bonaventura, con la fiducia a Jorginho rinnovata nonostante l’errore dal dischetto. Nel tridente d’attacco gioca Zaniolo al posto di Berardi, poi il ct ripropone Raspadori e Chiesa. L’Ucraina si schiera con il 4-1-4-1, dove Stepanenko fa da schermo davanti alla retroguardia e il gioiellino Mudryk agisce dal lato di Di Lorenzo, con la punta Dovbyk pronta a colpire. E sono proprio gli ucraini a partire meglio, con Donnarumma costretto a distendersi sui tentativi insidiosi di Tsygankov e Sudakov. Buongiorno è già ammonito dopo sette minuti, l’Italia si scuote soltanto dopo un quarto d’ora abbondante con la botta di Barella respinta da Trubin con i piedi. Chiesa entra in partita e inizia mandare in apprensione Konoplya, dentro all’area però Raspadori sbaglia spesso il movimento e finisce quasi sempre anticipato dagli avversari. L’occasione migliore viene costruita dal bianconero che infila per Frattesi, ma il centrocampista dell’Inter finisce la sua corsa contro il portiere ucraino.
Spalletti decide di cominciare la ripresa lasciando Raspadori negli spogliatoi per lanciare Scamacca, eppure l’Italia continua a creare davvero poco. Dietro, invece, rischia: su una situazione di rimessa laterale, Donnarumma sbaglia totalmente i tempi dell’uscita ma poi si riscatta chiudendo lo specchio a Mudryk. Il capo-delegazione Buffon e il presidente della Figc Gravina soffrono in tribuna, Spalletti si sgola in panchina e perde Zaniolo per qualche noia muscolare, sostituito da Politano. L’Ucraina ci prova fino alla fine, il ct sceglie di togliere l’esterno del Napoli per i cinque minuti di recupero e inserisce anche Darmian per alzare il muro difensivo. Cristante rischia tantissimo su Mudryk in area di rigore ma l’arbitro fa correre, gli azzurri possono festeggiare il pass per la Germania. Ma all’Europeo servirà davvero altro per poter difendere il titolo conquistato contro l’Inghilterra poco più di due anni fa. "Siamo contentissimi, siamo dove meritiamo - commenta Donnarumma - e siamo tornati: adesso è giusto andare lì da vincitori e proveremo a portare a casa qualcosa. C’è tanto orgoglio, i tifosi ci hanno dato una grande mano".
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