Reale Mutua, tempo di bilanci al giro di boa. Avino: "Ecco cosa ci manca..."

La prima metà della prima fase nel girone Verde della serie A2 si è conclusa con la Reale Mutua Basket Torino al 4° posto, a 2 punti da Treviglio e Cantù e a 6 dalla capolista Trapani. «Sono molto soddisfatto - commenta il presidente Avino - perché coach Ciani ha costruito e gestito una squadra di persone che, oltre a essere dei grandi professionisti, stanno molto bene insieme. I risultati stanno arrivando anche grazie a questo amalgama. Nell’ultimo periodo non siamo stati molto fortunati dal punto di vista degli infortuni e abbiamo cercato di sopperire internamente. I ragazzi si sono comportati molto bene. Ora sarà fuori Cusin per qualche settimana e, per quanto riguarda il mercato, voglio chiarire che non abbiamo mai smesso da giugno di monitorarlo. Stiamo però cercando l’ago nel pagliaio, ovvero la persona che possa darci una mano in un momento determinato, integrandosi perfettamente all’interno dello spogliatoio, per poi lasciare di nuovo spazio a colui che rientrava nelle nostre scelte iniziali».

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Sul fronte tifosi «siamo felici di averne molti che ci seguono anche sui social e il mio appello è di venire a godersi le partite al palazzetto. Dopo le fasi finali dei playoff della scorsa stagione, con vari sold out, purtroppo la tendenza non è stata confermata in questa stagione, avendo una media di 1.500-1.700 spettatori e qualcosa in più nelle gare di cartello». Avino affronta poi l’argomento sponsor: «Abbiamo organizzato parecchi eventi di B2B e in molti sono venuti alle presentazioni, senza però che in termini di risorse economiche a disposizione la situazione sia cambiata sensibilmente rispetto al passato.

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Per continuare ad avere un movimento come il nostro, bisogna che sia alimentato, oltreché dai tifosi, anche dai partner che ci supportino». Sabato inizierà il ritorno e i gialloblù faranno visita alle ore 19 alla Benacquista Assicurazioni Latina, battuta all’andata per 87-71. «Per almeno trequarti - ricorda Ciani - quella partita fu equilibrata e oggi dobbiamo aspettarci degli avversari ancora più determinati. Hanno cambiato l’allenatore, sistemato alcuni aspetti e soprattutto sul loro campo fanno della caparbietà, del ritmo, dell’intensità e della fisicità le proprie armi migliori. Sarà, dunque, una sfida delicata».