Toro, non solo Milan. C'è anche un'altra big italiana su Buongiorno. Ecco quanto chiede Cairo...

Sul piatto venti milioni di euro più il cartellino dell’attaccante Colombo, in prestito fino a fine al Monza. Questa è l’offerta recapitata nelle ultime ore al Torino da parte del Milan per avere Alessandro Buongiorno già in questo mercato di gennaio. Una prima parte di stagione al top - anche questa settimana è stato inserito tra i migliori giocatori della Serie A - non ha fatto altro che attirare grandi attenzioni su di lui e sulle sue prestazioni in crescendo. Prima se n’è accorto il ct della Nazionale italiana Spalletti - a onor del vero il primo a chiamarlo è stato Roberto Mancini in occasione della Final Four di Nations League della scorsa estate -; adesso tutti lo vogliono, tutti lo cercano. E questa volta non sarà facile per il Toro non privarsene.

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La scorsa estate ha prevalso la volontà del calciatore di non accettare il corteggiamento dell’Atalanta di Gasperini e respingere l’offerta al mittente. Ma questa volta non sarà facile dire “no” ai tanti estimatori del centrale difensivo classe 1999. Con tutta probabilità, però, il ragazzo nato e cresciuto calcisticamente nel vivaio del Toro - scoperto da Silvano Benedetti che fino al giugno scorso è stato responsabile della scuola calcio granata - lascerà Torino la prossima estate. Cairo, a tal proposito, non vuole sentire parlare di contropartite tecniche: servono almeno 40 milioni di euro per portare a casa il cartellino di Buongiorno

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oppure non se ne fa niente. Non solo Milan, però. Alla corsa per il difensore centrale granata, nelle ultime ore, si è iscritto anche il Napoli di De Laurentiis ancora alla ricerca di un difensore per colmare il grosso vuoto lasciato dall’addio di Kim la scorsa estate. A meno di colpi di scena, però, il ragazzo non partirà in questa finestra di mercato. Difficile reperire un sostituto all’altezza, specie con Schuurs fuori per tutta la stagione. Hien del Verona, seguito da tempo, è finito all’Atalanta. Inoltre Buongiorno vuole arrivare al top all’Europeo, meglio dunque restare dove si è, almeno ancora per i prossimi mesi per poi valutare con calma il da farsi la prossima estate.