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TENNIS

Australian Open, Sinner travolge Baez: "Lunedì contro Khachanov sarà una partita tosta"

Ancora un successo netto per il 22enne di Sesto Pusteria: "Ho fatto sempre le scelte giuste"

Australian Open, Sinner travolge Baez: "Lunedì contro Khachanov sarà una partita tosta"

Un altro successo agli Australian Open per Jannik Sinner (foto Instagram)

Con un’altra prestazione travolgente, Jannik Sinner si è qualificato agli ottavi di finale degli Australian Open. Il n. 4 del ranking e del seeding ha spazzato via per 6-0, 6-1, 6-3 il 23enne argentino Sebastian Baez (n. 29 Atp e testa di serie n. 26) in un’ora e 52 minuti di gioco e per l’undicesima volta, la nona nelle ultime dieci, è approdato alla seconda settimana in uno Slam. Ha superato Matteo Berrettini e davanti a lui è rimasto soltanto Nicola Pietrangeli. Lunedì lo attenderà il russo Karen Khachanov, per continuare a scrivere la storia del tennis italiano. «Ho trovato - commenta il 22enne di Sesto Pusteria - le condizioni che preferisco, non c’era vento, non c’era sole e sentivo molto bene la palla. Sono soddisfatto di questo match, ho fatto sempre le scelte giuste e quando contava ho servito molto bene. I punti chiave li ho gestiti bene e ho provato ad andare un po’ più a rete. Sapevo che dovevo farlo, avevo rivisto la partita di Shanghai (dove si era imposto per 3-6, 6-3, 6-2, ndr) e ho provato ad essere più aggressivo, in particolare sul lato del rovescio, credo di aver fatto molto bene».

Disputare il primo match di giornata si è confermato un’ottima soluzione: «Non lo abbiamo chiesto noi, Ma onestamente non mi dispiace. Si conosce l’orario preciso in cui si inizia e di solito la giornata di tennis finisce prima e si ha più tempo per recuperare. La sessione diurna è ottima, anche se a volte i match serali hanno una atmosfera più spettacolare». Contro Khachanov, che è stato semifinalista nella scorsa edizione a Melbourne, l’asticella si alzerà: «Sarà una partita tosta, lui si esalta sempre negli Slam, e ogni volta che ci siamo affrontati sono sempre stati match lunghi e spesso conclusi con tiebreak. Abbiamo uno stile di gioco simile, ci piace giocare di ritmo e anche fisicamente siamo giocatori che si muovono e coprono bene il campo. Lui comunque è migliorato moltissimo, anche al servizio ha fatto dei passi avanti. Sarà un match complicato, ma è per questo motivo che ci alleniamo».

Quando finisce di giocare, Sinner cerca un po’ di staccare la spina. «È importate - spiega - non pensare sempre al tennis. Quando faccio i massaggi con Giacomo, il mio fisio, guardiamo insieme una serie tv e a volte gioco al computer con i miei amici. Ogni giorno faccio qualcosa di diverso». Il rapporto con la sua coppia di tecnici, composta da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, sta filando a meraviglia e si vede:«Penso che la parte tattica/tecnica sia più per Simone. La parte emotiva, parlare nel modo giusto prima della partita, dare fiducia, non solo a me ma anche alla squadra, questo è un po’ più il lavoro di Darren. Il mix di entrambi è davvero bello. Hanno molto rispetto l’uno dell’altro. Se c’è un problema, parliamo sempre insieme e troviamo una soluzione, onestamente, siamo tutti abbastanza rilassati. Sappiamo che ogni partita è importante, che ogni torneo è importante».

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