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Il posticipo di Serie A
11 Febbraio 2024 - 19:01
Una immagine di Udinese-Juventus, la partita d’andata
Juventus in cerca di riscatto e che secondo il tecnico Max Allegri non è affatto giù di morale visto il successo di sabato dell’Inter a Roma che allontana ancora di più i nerazzurri. «Non siamo assolutamente demotivati dopo la vittoria dell’Inter a Roma e la nostra sconfitta a Milano. Loro stanno facendo cose straordinarie, perdere uno scontro diretto ci sta», spiega Allegri, che tiene viva l’attenzione dopo lo stop subito a San Siro la settimana scorsa e la vittoria dei nerazzurri che si sono portati a +7. «In testa al campionato c’è la squadra più forte, è la favorita e lo sarà fino alla fine - continua l’allenatore - ma noi dobbiamo tornare a vincere: non dobbiamo buttare via il lavoro di mesi per una sconfitta, anzi abbiamo imparato molto da quella gara e vogliamo metterlo in campo contro l’Udinese».
«Vediamo di finire questa stagione nel migliore dei modi, poi ho ancora un anno di contratto: noi dipendiamo dai risultati e dal lavoro che facciamo», aggiunge Allegri tornando a parlare di futuro. Con l'Udinese arriverà infatti il traguardo delle 405 panchine in bianconero: «Raggiungerò Marcello Lippi, sono soddisfatto di questo traguardo - dice - ed a lui sono legato affettivamente, ha fatto la storia del calcio italiano e della Juve: noi dobbiamo però pensare a tornare alla vittoria dopo un punto in due gare, anche se contro l'Udinese è difficile perché per valori e per prestazioni non merita la classifica che ha», dice ancora tenendo alta l’attenzione in una sfida che una squadra giovane potrebbe prendere con un po’ di sufficienza visto il divario in classifica.
Poi anticipazioni sulla formazione, dove Allegri toglie ogni residua speranza di vedere in campo o anche solo in panchina Dusan Vlahovic. «Ha questo affaticamento, dovrebbe tornare con il Verona», spiega il tecnico bianconero sulle condizioni del serbo. «Milik sta bene, dovrò scegliere tra Chiesa e Yildiz, se giocherà Federico sarà una bella occasione per lui, è un giocatore molto importante - continua l'allenatore - mentre Alcaraz non è ancora pronto per partire dall'inizio: dare giudizi dopo una settimana è difficile, ci tornerà utile nel finale di stagione». Per il resto l’ossatura dell’undici titolare dovrebbe essere la solita con Bremer a guidare la difesa e Alex Sandro al posto dello squalificato Danilo, poi Rabiot il centrocampo e tanta corsa sugli esterni. Insomma, la Juve tutta cuore e polmoni che si è arrampicata al secondo posto mettendo finora paura anche all’Inter.
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