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Juve, Danilo suona la carica: "Da CR7 a Buffon a Gatti, ecco cosa ho imparato da loro..."

Il capitano della Signora: "E' l'anno zero per noi, ma vogliamo lottare per il titolo fino all'ultimo..."

Juve. Danilo suona la carica: "Da CR7 a Buffon a Gatti, ecco cosa ho imparato da loro..."

Il brasiliano Danilo prova a fermare l'ex Paulo Dybala

Silenzio. Nel momento più difficile da inizio stagione, parla il capitano, il brasiliano Danilo: "La società – ha dichiarato a Tnt Sports Brasil - è impegnata nella sostenibilità finanziaria, sta pensando a lungo termine. Sento che questo è l'anno zero, un nuovo inizio. Vogliamo tornare in Champions League e essere rispettati in tutto il mondo del calcio. Naturalmente vogliamo anche lottare per il titolo fino alla fine, proprio come in Coppa Italia". Poi sulla fascia da capitano: "È motivo di grande orgoglio – ha continuato -. Una squadra di grande tradizione come la Juventus è sempre stata ben rappresentata a lungo da giocatori italiani, ma quest'anno sono diventato capitano della squadra. Questo per la mia esperienza in altri campionati e paesi, per il mio modo di comunicare con i compagni, con gli arbitri e con l'universo Juve. Il fatto che la decisione dell'allenatore sia stata accettata così bene, soprattutto dai miei compagni di squadra, mi riempie di orgoglio. Mi sento parte del club, della città e delle sue tradizioni".

Non solo presente ma anche passato per l’ex di City e Real Madrid che ha parlato di due leggende che si sono vestite di bianconero, CR7 e Buffon: “Gigi – ha raccontato nell’intervista - è stato un giocatore che ho sempre ammirato molto, ma dopo averlo visto da vicino, dopo averlo avuto nel mio quotidiano, posso dire che è il mio più grande idolo nel calcio. È la persona con cui mi identifico per quanto lavora duramente, per quanto è umile, per quanto cerchi di condurre una vita normale nonostante sia stato un uomo di calcio impareggiabile. Era un giocatore che dava molta energia, molto vigore, molta grinta. Quando parlava aveva un'aura diversa. Un altro idolo è Cristiano, per il modo in cui ha sempre vissuto la sua carriera e si è curato come una vera azienda. Forse è unico nel calcio, lo fa da molto tempo, da molto prima che ci fossero così tante notizie come oggi".

Tornando al presente, poi, Danilo ha speso anche parole per un attuale compagno di squadra, Federico Gatti: "È un giocatore che quattro anni fa giocava ancora nelle categorie amatoriali e da un momento all'altro si è ritrovato alla Juventus – ha raccontato -, poi in Champions League e nella Nazionale italiana, un mondo molto diverso da quello a cui era abituato. Ricordo che quando è arrivato stava cercando casa, mi disse di averne trovata una vicino all'aeroporto di Torino. Ho subito pensato che non fosse un posto dove di solito alloggiano i calciatori della Juventus, che preferiscono più il centro città o verso la Collina. Mi disse che era quello che gli conveniva di più in quel momento. Era appena arrivato, non aveva un contratto stratosferico. Ho pensato che a volte gli insegnamenti nella vita arrivano quando meno te lo aspetti". Infine una battuta su quello che gli riserverà il futuro: "Non sto ancora pensando di tornare – ha detto riferito alla sua terra natale, il Brasile -. L'América Mineiro è stato il mio primo club e penso che quello che ha fatto Moisés sia stato molto bello: tornare alle origini e chiudere il cerchio. Io però sto pensando di finire la mia carriera in Europa".

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