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Juve, il futuro di Allegri è un rebus: ecco quando si deciderà

Intanto la società comincia a valutare altri profili per la panchina. E su un maxischermo di New York appare la scritta #Allegriout

«Abbiamo la volontà di proseguire con lui - ha detto Giuntoli riferendosi ad Allegri domenica scorsa prima della sfida contro l’Udinese - a fine anno avremo l'occasione di parlarne ed eventualmente programmare il futuro». Ma la programmazione, all’interno delle società, comincia a primavera. Difficile arrivare allo scudetto, ma per la qualificazione in Champions mancano «sei vittorie», come va ripetendo lo stesso Allegri. Serie A e Champions League, verosimilmente. E la Juve vuole tornare a essere protagonista anche in Europa dopo l’anno di castigo. Per farlo ci vorrà la massima convinzione da parte di tutti gli attori in ballo. Allegri, proprio per questo, non vorrebbe riprendere la nuova stagione con un contratto in scadenza. E per questo vorrebbe capire le intenzioni della società (si vedranno a marzo), al di là delle dichiarazioni di facciata rilasciate dallo stesso Giuntoli.

Per questo, nelle ultime settimane, la dirigenza sta valutando l’eventuale “piano B”, piano da mettere in atto in caso di divorzio con Max Allegri. A tal proposito, Cristiano Giuntoli non perde di vista Thiago Motta, allenatore del Bologna, corteggiatissimo negli ultimi mesi dalle big, soprattutto dal Napoli di De Laurentiis. L’ex centrocampista dell’Inter del Triplete è seguito da vicino da Psg e Barcellona. Un altro nome che piace alla Vecchia Signora è quello di De Zerbi, che però ha estimatori in Premier League ed è tra i papabili alla panchina del Liverpool che a fine anno Klopp lascerà vacante. E se alla Juve tornasse Antonio Conte? Lui intanto scalpita dopo lo stop forzato: «Mi sono preso questo tempo per me - ha dichiarato al “Telegraph” -, per la mia famiglia e per stare con i miei genitori. È importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente, ora il mio unico problema è che ho troppa energia». Gli obiettivi di un’eventuale ritorno in panchina sono chiari: «La migliore opzione possibile - ha sottolineato - è divertire e vincere. E per essere celebrato, devo vincere. Altrimenti gli altri aspettano di festeggiare il mio fallimento. Questa è la verità».

Il sogno di Conte resta vincere la Champions da allenatore: «Ma so che è molto difficile - ha continuato -. La gente pensa che sia semplice, ma devi restare nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l'ultimo passo per vincere la Champions League. Guarda il Manchester City. Sette anni, no? Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto “voglio vederti sollevare la Champions League”. Non è semplice, ma tutti possono avere un sogno». Un anno di stop per Conte costellato da gravi lutti: «Perdere Ventrone, Mihajlovic e Vialli - ha ricordato Conte - in pochi mesi sicuramente è stato uno dei momenti più duri della mia vita. Con Vialli ho avuto un rapporto importante. L'ho incontrato tre settimane prima che morisse, conservo quel momento nel mio cuore».

Tornando a Massimiliano Allegri, nel giorno di San Valentino, due tifosi di origine francese della Juventus hanno inviato un messaggio chiaro su un maxischermo privato (40 dollari per 15 secondi di proiezione) di Times Square a New York con su scritto #Allegriout (nella foto sotto). Un messaggio che in poco tempo ha fatto il giro del Web, diventando virale. 

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