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Sara Scorrano, l'"artista" del ring trionfa ai "Dracula Open" in Romania

Ancora una vittoria per la 15enne che frequenta il liceo artistico Passoni

Sara Scorrano, l'"artista" del ring trionfa ai "Dracula Open" in Romania

Sara Scorrano sul gradino più alto del podio ai Dracula Open

È abituata a vincere sul fronte nazionale e internazionale e in Romania ha aggiunto una nuova perla al suo palmares, che già comprende un oro e un argento agli Europei e due titoli tricolori. La junior Sara Scorrano ha partecipato con la Nazionale giovanile al “Dracula Open” e si è imposta nella categoria dei 70 kg junior. A Ploiesti ha battuto ai punti in semifinale la romena Anna Rotaru e in finale l’ungherese Vivien Kapcsos.

Sara Scorrano sul ring: al suo angolo il tecnico azzurro Valeria Calabrese

Il racconto di Sara
«Avevamo svolto - racconta la 15enne torinese - tre raduni in preparazione con i coach azzurri Valeria Calabrese e Gianfranco Rosi, che ci hanno seguito anche nella trasferta in Romania. Quando ero a casa mi sono allenata tutti i giorni all’Accademia della Boxe con i miei tecnici Roberto Lavecchia e Michela Ritardo e dunque ho fatto tutto il possibile per arrivare pronta alla manifestazione. In semifinale tecnicamente mi sono trovata molto a mio agio, avendo la mia avversaria meno esperienza di me. Fisicamente ero un po’ stanca sulle gambe, ma ho dato comunque il massimo, sfruttando la mia maggior altezza e lunghezza di braccia per tenerla a distanza con i diretti. Ho costretto Rotaru a un conteggio in piedi nella seconda ripresa e alla fine ho prevalso per 5-0».

Sara Scorrano qui sopra con i tecnici Roberto Lavecchia e Michela Ritardo

Lo scontro finale
La finale è stata invece più impegnativa. «Temevo Kapcsos - spiega Sara - perché era la prima mancina che incontravo. Prima del match mi sono sentita con Roberto e con Michela e mi hanno dato i consigli giusti per fronteggiare questa novità. Sono salita sul ring tranquilla e non ci sono stati problemi. I primi due round sono filati via lisci e nel terzo l’ungherese mi ha mandato per terra in un paio di occasioni con delle spinte, alla ricerca disperata di qualche soluzione per recuperare lo svantaggio. Anche in questo caso il verdetto mi ha premiato per 5-0. Vincere è stato bello e mi sono ricordata le emozioni degli Europei, che si erano svolti nello stesso impianto. Ho però capito che i 70 kg non sono la mia categoria, perché soffro il peso dell’avversaria addosso, e che il futuro sarà nei 66 kg». Fra qualche settimana Sara, che frequenta il terzo anno del Liceo Artistico “Aldo Passoni” a Torino, avrà un nuovo ritiro con la Nazionale, che sarà organizzato a Modica, nella palestra di Calabrese, poi, a maggio, disputerà i Campionati Italiani in Abruzzo, con l’obiettivo di fare tripletta consecutiva.

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