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LA JUVE VA IN SARDEGNA

Allegri non ha dubbi: "Cagliari o Lazio? Ecco qual è la più importante". E sullo sfogo di Chiesa...

Il tecnico presenta la sfida contro i sardi: "Nel loro stadio è sempre difficile". Le ultime su Szczesny, operato dopo il derby

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri

Alle porte c’è una semifinale di ritorno di coppa Italia contro la Lazio fissata per martedì, ma l’attualità porta la Juve a Cagliari e in Sardegna. «La partita più importante è proprio questa, alla conquista della finale ci penseremo dopo la trasferta contro i sardi» ha subito messo in chiaro le cose Massimiliano Allegri. Avanti con la miglior formazione possibile, con un rientro lampo tra i pali: «Szczesny sta bene ed è a disposizione» ha annunciato sul portiere polacco, finito sotto i ferri dopo il derby di sabato scorso per ridurre la frattura alle ossa nasali. Per Chiesa non è prevista una “punizione” dopo lo sfogo alla sostituzione durante la stracittadina, pizzicato dalle telecamere con il labiale “Sono sempre il primo cambio”: l’azzurro è in ballottaggio con Yildiz, ma è soltanto per un discorso tecnico.

Allegri, partiamo proprio da Federico: come commenta le immagini che sono diventati virali?
«Ci sono stati sfoghi peggiori anche di altri giocatori in passato. Sono momenti, ma se l’allenatore fa scelte, le fa per la squadra. Lui nei primi 15 minuti ha fatto molto bene, nella ripresa anche con una conclusione stoppata da Danilo: Chiesa è un giocatore molto importante per noi. Per Cagliari devo ancora decidere, sceglierò tra lui e Yildiz».

Il Cagliari è molto temibile in casa e la sua Juve non vince da cinque trasferte di fila, derby compreso.
«Loro si giocano la salvezza e noi ci giochiamo la Champions, servirà una partita giusta sotto tutti i punti di vista. Non dimentichiamoci che hanno fatto sei vittorie su sette in casa e hanno ottenuto tra le mura amiche 23 punti su 31: in quello stadio è sempre difficile, i tifosi spingono molto. E poi segnano spesso nell’ultimo quarto d’ora».

Come tutti gli anni, è arrivato il periodo delle voci di mercato che riguardano un po’ tutti: come le vivete?
«In questo momento della stagione è normale che ci siano, noi dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare. L’ho detto ai ragazzi: si lavora sei-sette mesi per raggiungere gli obiettivi e per arrivare a marzo-aprile in buone condizioni. Oggi dovevamo essere qua, con Champions e Coppa Italia, e adesso arriva il bello perché ti giochi gli obiettivi per cui hai lavorato: dobbiamo andare a prenderceli».

La Champions è uno di questi: a proposito, chi è la favorita alla vittoria finale? Voi nel 2016 usciste agli ottavi proprio contro il Bayern...
«Real-Bayern sarà una bella sfida: il Madrid è la squadra più forte insieme al Manchester City, però i bavaresi quando arrivano in semifinale diventano noiosi».

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