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Pugilato

Gabriele Bellandi, un compleanno d'oro: "Così mi sono regalato il titolo italiano..."

Il ragazzo di Volpiano, al suo terzo tentativo, è salito sul gradino più alto a Chianciano Terme

Gabriele Bellandi, un compleanno d'oro: "Così mi sono regalato il titolo italiano..."

Gabriele Bellandi insieme al suo maestro Roberto Lavecchia

Dopo due medaglie d’argento da schoolboy e da junior, Gabriele Bellandi al terzo assalto ha conquistato il titolo italiano junior dei 54 kg.

BUONA LA TERZA
A Chianciano Terme il 16enne atleta dell’Accademia della Boxe ha impreziosito il bilancio torinese, composto anche dai bronzi degli schoolboy Simone Grivetto della Skull Boxe Canavesana nei 63 kg e Christian Pietrafesa della Boxe Grugliasco nei 75 kg. «Due giorni prima di partire - racconta il volpianese - ho compiuto gli anni e ai tricolori mi sono fatto il più bel regalo possibile. Avevo perso due finali e mi sono detto che questa volta avrei dovuto farcela a tutti i costi. Mi sono preparato molto bene fisicamente a Leinì con Domenico Agresta e tecnicamente in palestra a Torino con il maestro Roberto Lavecchia. In tutti e tre gli incontri mi sono aggiudicato le tre riprese da 2’ per 5-0. Ho lavorato molto con i diretti e, quando arrivavo a corta distanza, piazzavo ganci e montanti».

Roberto Bellandi abbraccia il suo avversario al termine dell'incontro che gli ha dato il titolo tricolore

IL CAMMINO VERSO IL TRICOLORE
Gli avversari hanno dovuto fare buon viso a cattiva sorte: «Nei quarti ho battuto il laziale Andrea Gallo, che aveva all’attivo una trentina di match contro i miei 23 (con 17 vittorie, ndr). Ha una boxe simile alla mia e ho spinto subito sull’acceleratore. In semifinale ho affrontato Damiano Grieco delle Fiamme Oro, che ha cercato di tenermi a distanza senza riuscirci. In finale ho incrociato i guantoni con il siciliano Salvatore Mazzola, testa di serie n. 1, con alle spalle quasi cinquanta incontri. È un buon tecnico, che però accetta lo scambio, e l’ho pressato, senza lasciargli il tempo di respirare».

IL MAESTRO LAVECCHIA
Molto soddisfatto anche il maestro Lavecchia: «Nel 2023, a mio parere, il verdetto della finale era stato ingiusto e quest’anno volevamo che non ci fossero dubbi su chi fosse il più forte. I successi sono stati schiaccianti e nella prima e nella terza sfida la superiorità è stata rafforzata da un conteggio nel secondo round. Gabriele è cresciuto molto nella mobilità sulle gambe, nella scioltezza delle combinazioni con le braccia e soprattutto dal punto di vista mentale». Da lunedì prossimo Bellandi sarà in raduno a Nettuno con la Nazionale, in vista di un torneo in Serbia.

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