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Mister salvezza

Davide Nicola: il mister di origini torinesi firma l'ennesimo capolavoro confermandosi specialista delle salvezze impossibili

L'allenatore di Vigone ha guidato l'Empoli in una storica impresa vincendo (ancora una volta) contro ogni pronostico

Davide Nicola, allenatore dell'Empoli

Davide Nicola, allenatore dell'Empoli

Davide Nicola è ormai diventato un nome sinonimo di resilienza e tenacia nel calcio italiano, specialmente in Serie A, dove ha guadagnato la reputazione di essere l’architetto di imprese che hanno sfidato ogni pronostico. Con una serie di salvezze miracolose, Nicola ha dimostrato di possedere una capacità unica nel trasformare le sorti di club sull’orlo della retrocessione.

La carriera di Nicola come allenatore è, infatti, costellata da salvataggi memorabili. Oltre a quello appena ottenuto con l'Empoli, nel finale al cardiopalma di ieri sera contro la Roma, si ricordano le salvezze raggiunte con:

  • Crotone: Nella stagione 2016/17, contro ogni aspettativa, ha guidato il Crotone alla salvezza, culminata in una storica rimonta.
  • Genoa: Nel 2019/20, ha ripetuto l’impresa con il Genoa, mantenendo la squadra in Serie A contro ogni previsione.
  • Torino: Con il Torino nella stagione 2020/21, ha rafforzato la sua fama di specialista delle salvezze, portando i granata alla permanenza in Serie A.

  • SalernitanaAncora più clamorosa è la salvezza che Nicola centra alla guida della Salernitana nella stagione 2021/22. Confinata all'ultimo posto in classifica, la formazione campana sembra ormai spacciata tanto che l'allora direttore sportivo Walter Sabatini parlava di speranze ridotte al 7%.

Nato il 5 marzo 1973 a Luserna San Giovanni e residente a Vigone, Davide Nicola è una figura emblematica del calcio italiano, un uomo che ha dedicato più di vent’anni della sua vita al gioco del calcio. La sua carriera di giocatore è stata principalmente in Serie B, vestendo la maglia del Genoa, prima di fare il suo debutto in Serie A con il Siena. Ma è come allenatore che Nicola ha veramente lasciato il segno, diventando noto per le sue rimonte improbabili e le salvezze miracolose.

Il legame di Nicola con Torino è profondo e personale. Non solo è il luogo dove è cresciuto, ma è anche la città che ha visto i suoi primi passi come giocatore e poi come allenatore. Il suo ritorno all’Arechi come allenatore dell’Empoli è stata solo l’ultima delle sfide incredibili che ha deciso di accettare. Nicola è un uomo di famiglia, sposato con la compagna di una vita e con cui hanno cinque figli, di cui uno, Alessandro è tragicamente scomparso a soli 14 anni, investito da un autobus mentre andava in bicicletta. Questo evento ha rafforzato la sua fede e la sua determinazione, come dimostrato dal suo viaggio in bicicletta di 1500 chilometri dalla Calabria al Piemonte dopo la salvezza del Crotone. Il suo motto, “Sempre al massimo, mai mollare”, riflette la sua filosofia di vita e la sua approccio al calcio.

Nicola ammira la leggenda del basket Kobe Bryant e la sua dedizione a fare ciò che ama al massimo delle sue capacità. Nicola applica questa stessa mentalità al suo ruolo di allenatore, credendo che il tempo sia essenziale per comprendere e influenzare i suoi giocatori. Attraverso la sua passione per la fisica, la letteratura e la filosofia, Nicola cerca di toccare le corde giuste dei suoi giocatori, seguendo l’insegnamento di Platone che non si può aprire la mente senza prima aprire il cuore.

Le sue radici torinesi e il suo legame con la città di Torino aggiungono un ulteriore strato alla sua già ricca narrativa. Con ogni squadra che guida, Nicola porta con sé non solo la sua astuzia tattica, ma anche un pezzo del suo cuore granata, forgiato nelle strade di Vigone e nei colori di una città che non dimentica i suoi eroi.

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