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Da Vanchiglia al Campionato Italiano Velocità in Salita, il sogno di Luca Cerruti

Il centauro torinese sta ottenendo ottimi risultati: «Nel 2025 guiderò un’elettrica»

Da Vanchiglia al Campionato Italiano Velocità in Salita, il sogno di Luca Cerruti

Luca Cerruti durante una prova del Campionato Italiano Velocità in Salita

Da Vanchiglia per conquistare l’Italia e, possibilmente, anche l’Europa coltivando la sua passione. Quella di Luca Cerruti è legata alla moto: Motocross, Enduro e a 30 anni la scoperta della Velocità in Salita: «Ho conosciuto Renato Ruo Rui (8 volte campione italiano di velocità in salita, ndr) e ho capito che quella doveva essere la mia via. Certo, economicamente è complicato. Anche per questo ho deciso di puntare su una Triumph 675: i 3 cilindri sono la giusta via di mezzo tra i regimi bassi dei bicilindrici e quelli alti dei 4 cilindri. In salita funziona benissimo, soprattutto in uscita dalle curve e negli allunghi».


Da quando ha cominciato, è già diventato il migliore dei piemontesi nel CIVS. Attualmente è sesto nella Classe Naked + Adventuring e settimo nella Classe 600 Super Open, la più competitiva: «Non è come dire Davide contro Golia, ma quasi. Lì hanno quasi tutti moto 1000 e 1100, però io mi diverto così. La competizione è altissima, quindi c’è più gusto».
Due anni fa una caduta nella Spoleto-Forca di Cerro e sembrava tutto finito. «Poche conseguenze fisiche in realtà, ma si era bloccata la testa e sono rimasto fermo un anno. Ora però ho ripreso alla grande. Qui il vero avversario sei te stesso». Prossimo appuntamento il 6-7 luglio con la Isola del Liri - Arpino, ma lui guarda oltre: «Nel 2025 dovrei essere al via con una moto elettrica, gareggiando contro i motori endotermici. E poi il Campionato Storico, con una Suzuki GSXR 1000 del 2001. Ma sogno l’Europeo Endurance, sponsor permettendo».

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