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VIGILIA GRANATA

Bellanova, qual è la verità? Vanoli: "Venduto a mia insaputa, non sono d'accordo". E ora c'è l'Atalanta di Gasperini

Il tecnico dà uno "schiaffo" al patron: "Fiducia in Cairo? Io ho fiducia nel mio lavoro...E l'addio di Raoul non diventi un alibi"

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Per Urbano Cairo aveva “mal di pancia”, per Paolo Vanoli la situazione è un po’ diversa. «Con Bellanova è avvenuto tutto in un lampo, è stato ceduto a mia insaputa e non sono d’accordo con questa operazione» la versione del tecnico sul caso dell’estate granata. Al di là dell’ormai ex Raoul (non convocato per fattori ambientali), però, c’è da pensare al campo e all’Atalanta: alle 18:30 arriva la Dea di Gasperini, il clima sarà surreale con la contestazione al presidente granata. Ma l’allenatore prova a compattare la sua squadra.

Vanoli, come sono stati questi ultimi giorni al Filadelfia?
«Non c'erano avvisaglie, dopo il Milan Bellanova è andato anche in conferenza stampa e non mi sarei aspettato la cessione. Ho un gruppo unito e maturo, anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Ma come ho insegnato, dobbiamo voltare pagina e non prendere questo caso come è un alibi. Ai problemi si trovano soluzioni, dimostriamo che con le soluzioni possono andare oltre».

Che spiegazioni le ha dato la società?
«Non sono uno che cerca spiegazioni sulle dinamiche. Quando una società mi vende un giocatore all'insaputa, è inutile cercare spiegazioni. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d'accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti».

Ha ancora fiducia nel presidente e nella sua gestione?
«Ho fiducia nel mio lavoro. Ormai ho 52 anni e l’anno scorso mi è successo qualcosa di peggio e ne sono uscito. Dobbiamo guardare aventi, rimboccarci le maniche. Io ho un gruppo forte sotto questo punto di vista e mi basta questo».

Teme altre cessioni eccellenti?
«Porca zozza oh...Vivo di concretezza. Quando mi succederà darò altre spiegazioni».

C’è il rischio di ridimensionare gli obiettivi?
«Gli obiettivi sono da dare a mercato chiuso, perché voglio capire dove siamo. Voglio vedere una partita per volta, io lavoro tanto e sogno, ma non mi pongo obiettivi»

Venendo all’Atalanta, che partita si aspetta?
«Cerco un altro mattoncino, non è solo giocare bene ma anche uscire da una situazione difficile, sapendo che l'Atalanta è la più forte: faccio i complimenti alla loro società e a Gasperini per ciò che hanno fatto l'anno scorso».

E si giocherà in un clima di contestazione...
«Il tifoso ha diritto di difendere i valori e la storia del club, spero che possano anche sostenere la squadra perché ne abbiamo bisogno».

Chi giocherà al posto di Bellanova?
«Borna Sosa non è ancora in condizione al 100%, ma sicuramente in questa gara può darci una mano. Pedersen? L'ho visto al Feyenoord e anche al Sassuolo, è un giocatore che Vagnati ha seguito tantissimo».

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