Sportegolando

ALCOL

«Mi ubriacavo due giorni prima della partita, poi scendevo in campo, segnavo uno o due gol, la squadra vinceva. Credo sia nato tutto da una mancanza di coscienza. Bevevo a casa, in discoteca, al ristorante. Avevo già la mia famiglia e quella cosa era una me**a perché sapevo che stavo sbagliando, sia nel lavoro che nelle responsabilità familiari. Ho fallito in tutti gli obiettivi, calcistici e personali. Ero completamente preso dall’alcol, mi vennero a dire tramite il mio agente che non potevo più stare a Milano: ’Dovete portarlo via da qui, adesso’».
Il dramma di Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter

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FILM AMERICANI

«Non esiste un addio ideale, i finali dei film sono di solito per quelli americani, mi sono reso conto qualche tempo fa che non avrei avuto uno di questi. Non è qualcosa che mi preoccupa in questo senso. Il mio addio sarà quello che sarà e in questo senso sarebbe fantastico per la squadra cercare di vincere la Coppa Davis: un bellissimo addio per me e una gioia per tutti. Il resto è nelle mani del capitano. Uno che fa il giocatore non può prevedere come andrà: a volte mi sono sentito davvero bene il giorno prima di una partita e il giorno dopo ho fatto male. È una competizione difficile, saranno importanti i dettagli».
Rafa Nadal sa di essere alla fine, ma non molla