Beto, Simeone, Jovic: Toro, chi sarà il "nuovo" Zapata? Ecco la strategia di Vagnati

In Olanda per cercare difensori ed esterni, mentre per il nuovo attaccante si batte soprattutto il mercato italiano: è questa la strategia di Davide Vagnati per rinforzare il Toro durante la finestra di trattative di gennaio. E la squadra, almeno in queste prime 12 giornate di campionato, ha dimostrato di avere bisogno assoluto di rinforzi. A maggior ragione da un mese e mezzo a questa parte, da quando il ginocchio di capitan Zapata ha fatto crack a San Siro e ha aperto una vera e propria voragine non solo in attacco, ma proprio in tutto la squadra. «Mi aspetto rinforzi e sono convinto che arriveranno subito» diceva uno speranzoso Paolo Vanoli dopo aver perso il derby contro la Juventus, così in via Viotti stanno iniziando a fare una prima scrematura dei potenziali obiettivi per il reparto avanzato.

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La necessità sarebbe quella di trovare un bomber vero, un attaccante di primo livello, considerando ciò che si è perso per strada, Zapata appunto. Per ora, però, il presidente Cairo non ha ancora aperto a investimenti pesanti, così Vagnati sta preparando varie strategie a seconda del budget che avrà a disposizione. Il sogno sarebbe quello di riportare Beto in Italia, il quale all’Everton non è riuscito a ripetersi sui livelli di Udine. L’alternativa di lusso è rappresentata dal Cholito Simeone, sempre “caldo” per il Toro anche se il Napoli continua a non aprire davvero a una cessione. E poi ci sarebbe un ripiego, quel Luka Jovic che al Milan è finito addirittura dietro al giovanissimo Camarda nelle gerarchie e che si sta guardando intorno in vista di gennaio. Il nome più chiacchierato è proprio quello del serbo classe 1997, anche e soprattutto perché i rossoneri stanno cominciando a puntare il mirino su Samuele Ricci. Le vie del mercato, però, sono infinite, a maggior ragione adesso che all’apertura ufficiale delle trattative manca più di un mese e si parla soprattutto di sondaggi.

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