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Sportegolando

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DESERTO

«Quello che mi brucia di più è stata la mancata qualificazione ai Mondiali. Lasciare la Nazionale è stata una scelta sbagliata. Se io e il presidente Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così. Dopo un anno arrivò anche Gianluca. Un’avventura straordinaria condivisa insieme. Il miglior coronamento di un’amicizia unica. Vialli, Eriksson e Mihajlovic mi hanno lasciato il deserto nel cuore. Non può immaginare nemmeno quanto mi mancano».
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PERSONALITà

«A Max non è mai stato concesso nulla. Fin dalla sua prima vittoria nel 2016, si era capito che era speciale. La sua carriera è stata incredibile e la sua personalità non lascia indifferente. Inizialmente aveva molto in comune con Ayrton, soprattutto all’inizio della sua carriera. Oggi, però, ha preso la sua strada. Questo è un aspetto che ammiro di lui. È rispettoso in pista: guida forte, ma non in maniera ingiusta, e anche quando viene penalizzato lo accetta. Spinge al limite assoluto, ma rimane nel rispetto delle regole».
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