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PIANETA GRANATA

Cairo contestato, Toro "matato" (1-0) dal Napoli

Antonio Conte ne vince 9 su 9 in carriera contro i granata

Cairo contestato, Toro "matato" (1-0) dal Napoli

Lo striscione srotolato dalla curva contro Urbano Cairo

Queste le tue soddisfazioni, ora la nostra… togliti dai c…”. Uno striscione srotolato in Curva Maratona contro il presidente Cairo che oggi supererà Orfeo Pianelli e diventerà - per numero di giorni - il massimo dirigente più longevo della storia. Uno striscione che ribadisce quello che ormai è il “pensiero unico” della tifoseria che non vede l’ora di girare pagina e ripartire sotto un’altra proprietà, dopo tante promesse sbandierate e mai mantenute da parte dell’editore alessandrino/milanese. Promesse mancate, od obiettivi mai raggiunti, che i tifosi della Curva hanno ribadito sotto forma di tanti piccoli striscioni disseminati lungo tutto il secondo anello dello stadio Olimpico Grande Torino durante la partita contro il Napoli: “Museo?”, “Robaldo?”, “Stadio?”, “Zero ambizioni?”, “Tra tre anni la Champions?”, “Sartori l’aveva capito”, “Bellanova?”, “Messi non è in vendita”, “Europa? sono qui per questo”. C’è poco da festeggiare in casa Toro, in quello sembra essere sempre di più uno dei periodi più bui della gestione Cairo. Il numero 1 granata - di nuovo assente ieri allo stadio - ha aperto alla cessione della società (almeno a parole): i tifosi sperano che già nelle prossime ore possa arrivare una svolta da questo punto di vista, sauditi, americani o austriaci che siano. In mezzo (al guado ci viene da dire) ci sono la squadra e Vanoli - lasciati soli dalla dirigenza - sempre più allo sbando. È vero che di fronte c’era il Napoli di Antonio Conte (a proposito l’ex Juve ha vinto con il Toro il nono su nove confronti) ma è anche vero che i granata continuano a palesare tutti i loro limiti (1-0 il finale; rete di McTominay).

E sabato prossimo contro il Genoa sarà una partita che vale come uno spareggio: «Non voglio parlare di cambi di proprietà o presidente - le parole dell’ex Buongiorno al termine della partita -. Il bambino penserebbe che il tifoso granata e il giocatore devono essere una sola cosa: i giocatori hanno bisogno del massimo sostegno per renderlo al meglio, ma il giocatore deve dare tutto per ripagare la passione dei tifosi». Vanoli, invece: «Abbiamo fatto una buona partita, sono un po’ arrabbiato perché avremmo dovuto creare di più e metterci maggiore coraggio». Tra i protagonisti in negativo c’è stato Coco: «Chiedo scusa a tutti per l’errore, pensavo che il pallone mi arrivasse un po’ più avanti e non ho avuto il tempo per calciare bene».

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