Cerca

GIORNATA GRANATA

Vanoli e il futuro del Toro: "Cairo? Non mi stupiscono le sue parole sulla cessione, ma..."

Mentre il presidente incontra Lo Russo a pranzo, l'allenatore si prepara a sfidare il Napoli di Conte

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

L'allenatore del Torino, Paolo Vanoli

Più che di Toro-Napoli, alla vigilia della sfida di campionato il mondo granata continua a parlare di Cairo, dell’incontro avuto a pranzo venerdì scorso con il sindaco Lo Russo nella sua Masio: «Gli ho detto che al momento non ho incontrato ne sentito nessuno», taglia corto l’editore. Nel menù del pranzo alessandrino, soprattutto, la questione Robaldo (indietro nei lavori) e la questione stadio. Intanto, inevitabilmente, le parole del presidente Cairo dei giorni scorsi sull’apertura ad un eventuale vendita sono arrivate anche dalle parti del Filadelfia. «Non sono rimasto né sorpreso, né stupito, sono state dichiarazioni di buonsenso e di grande responsabilità - il pensiero di Paolo Vanoli sulla disponibilità del patron a passare il testimone “a uno più ricco e più bravo di me” - ma nel gruppo squadra ci facciamo scivolare le cose addosso: pensiamo soltanto al campo e a come uscire da questa situazione». Già, perché il suo Toro sta precipitando a picco con 4 punti conquistati sui 24 a disposizione e ora avrà di fronte il Napoli capolista al Grande Torino alle ore 15.

Vanoli, che settimana di lavoro è stata?
"E’ stata positiva e ci siamo allenati bene, abbiamo recuperato Sanabria che aveva avuto un piccolo fastidio a inizio settimana e per il resto ci siamo tutti. Mancherà soltanto Ilic, che è ancora indisponibile".

Affronterete il Napoli primo in classifica: come si ferma?
"E' difficile trovare punti deboli, ma per fare qualcosa di importante dobbiamo fare qualcosa di importante. Loro corrono più di tutti, dovremo essere pari loro e noi abbiamo più corsa ad alta intensità. A livello tattico dovremo essere attenti e preparati anche perché Conte ha sperimentato il 4-2-2-2, ci saranno diversi momenti della gare e dovremo farci trovare pronti ad ogni evenienza".

Che rapporto ha ancora oggi con Conte?
"Sapete quanto sia stato importante non solo come allenatore, ma anche come persona nel mio processo di crescita. E ne ritroverò anche un’altra, Lele Oriali, fondamentale tanto quanto Antonio. Con il mister ho un rapporto che unisce anche le nostre famiglie, sua moglie Betta mi ha dato una mano quando sono arrivato a Torino. Ma le emozioni passeranno quando l'arbitro fischierà il calcio d'inizio, sarà una battaglia perché poi si diventa nemici".

E cos’ha imparato dal collega?
"Siamo stati insieme quattro anni: se stai attento, capisci il dettaglio. La sua capacità più grande è rendere una squadra forte, umile e soprattutto resiliente, che è un concetto difficile da far capire. Con lui ho fatto il collaboratore e ho rispettato il mio ruolo, ma con la testa di pensare se potessi avvicinarmi al pensiero di Conte: è stata una grande lezione per me, è stata la mia forza. Quando ho iniziato la mia strada, sono andato a migliorare inserendo le mie idee".

Come avete reagito dopo il pari contro il Monza?
"Di certo non ci chiudiamo in una bolla, dobbiamo e vogliamo prenderci le nostre responsabilità. Non è stato il risultato che volevamo, ma ho visto la grande voglia di vincere: contro il Napoli sarà difficile, ma non impossibile".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.