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Economia & Finanza

I Paperoni italiani? Sono (quasi) tutti in Svizzera: da Pignataro ad Agnelli, ecco i loro tesori

Fra finanza, big pharma, eredità e navi da crociera e un patrimonio da 900 miliardi

I Paperoni italiani sono (quasi) tutti altrove: da Pignataro ad Agnelli, ecco i loro tesori

C'è chi si indigna che Jannik Sinner abbia la residenza a Montecarlo, con il suo patrimonio di una cinquantina di milioni di euro, ma ci chiediamo dove sono realmente i "Paperoni" italiani? Parliamo dei protagonisti di quelle classifiche che periodicamente aggiorniamo e pubblichiamo: i miliardari italiani, che spesso sono tali per nascita, ma poi vivono tutti ben lontani dal nostro Paese (e relative tasse). Residenza in Svizzera, per esempio, e società domiciliate in Lussemburgo o simili. E proprio la Svizzera ha la sua classifica dei ricchi dove gli italiani espatriati dominano (o quasi) controllando qualcosa come 100 miliardi di franchi svizzeri: eccola.

Il Paperone italiano più ricco della Svizzera è Andrea Pignataro, 55 anni, che in Italia è al secondo posto come uomo più ricco. Con la società Ion (sede in Irlanda, dove ci sono facilitazioni fiscali per il trading e i gruppi finanziari), ma anche Cerved e Prelios, il bolognese Pignataro ma con residenza a Ginevra conquista il podio elvetico con il suo patrimonio di 28 miliardi di franchi svizzeri, che in euro (con il cambio odierno a 1,07 euro) fanno 29 miliardi e 828 milioni, più qualche spicciolo. La società capofila del suo impero è la holding Bessel Capital, con sede in Lussemburgo.

La sorpresa, quindi, è che sorpassa l'ottuagenario armatore ed editore (avendo comprato Il Secolo XIX da John Elkann) Gianluigi Aponte, natali campani e residenza a Saint Moritz, che si ferma (si fa per dire) a 25 miliardi, ossia 26 miliardi e 633 milioni di euro. La sua residenza svizzera, peraltro, è talmente datata che nella classifica dei Paperoni italiani non compare mai. Oltre alla flotta delle crociere di MSC, è anche primo azionista di NTV, ossia i treni di Italo.

In testa, in Svizzera, secondo la rivista Bilanz, ci sono al solito Gerard Wertheimer, che magari così dice poco al pubblico italiano, ma se diciamo Chanel è tutto più chiaro. Il suo patrimonio è di 34 miliardi di franchi (ossia oltre 36 miliardi di euro). Al secondo posto l'impero dei farmaci Roche, con la famiglia Hoffmann a 31 miliardi. Secondo la rivista, i Paperoni elvetici - e parliamo soltanto dei primi 300 - raggiungono un patrimonio totale di 911 miliardi di euro.

E di farmaci si occupava anche il terzo italiano nella Top Ten, ossia Ernesto Bertarelli, natali romani e residenza a Ginevra, che dopo la cessione della Serono ha diversificato nel retail e nella finanza, senza mai scordare investimenti nella sanità: per lui 18 miliardi di franchi. 

Il quarto italiano è nato a Torino e cresciuto a Casale Monferrato: Gianfranco Devasini, presidente di Tether, il colosso delle stablecoin e azionista della Juventus con oltre l'11%. La rivista Bilanz, però, dovrebbe aggiornare le sue statistiche se gli attribuisce 7,5 miliardi di franchi, ossia quasi 8 miliardi di euro: per la rivista Forbes, quest'anno Devasini ha raggiunto un patrimonio di 22 miliardi. Il che ne fa, quasi certamente, l'uomo più ricco di El Salvador dove ha spostato la sua residenza, assieme alla sede legale di Tether.

Andando avanti nelle classifiche troviamo Augusto e Giorgio Perfetti cui gomme da masticare e cioccolatini portano 6,5 miliardi di franchi; mentre il nome Giuliani, che non può non evocare l'amaro medicinale, è quello dei fratelli Mario e Gianmaria con 3,3 miliardi; Pietro Gussalli Beretta, sessantenne erede della dinastia delle armi Made in Italy, risiede nel Canton Vallese e ha un patrimonio di 2,8 miliardi di franchi svizzeri; il biellese Gildo Zegna, patron del tessile, ha un patrimonio di 2,3 miliardi di franchi svizzeri.

Con 2,3 miliardi di franchi svizzeri troviamo anche la contessa Margherita Agnelli, cittadina elvetica nata a Losanna, residente in un castello affacciato sul lago di Ginevra nel Canton Vaud, con il secondo marito, il conte Serge de Pahlen. La figlia dell'Avvocato Gianni Agnelli ha un patrimonio personale di 2,3 miliardi di franchi svizzeri. Eredità? Non solo: tempo fa i Panama Papers hanno svelato una serie di investimenti in Russia anche dopo le sanzioni a Putin, assieme al figlio Peter, attivo nell'immobiliare fra Mosca e la Svizzera. Mentre le cronache relative alla guerra per l'Eredità Agnelli hanno svelato qualche affare in paradisi fiscali, persino una società dov'era (a sua insaputa?) assieme al figlio John Elkann. Di cui, dati di Bilanz e Forbes alla mano, risulta persino più ricca. Ma John Elkann, con Exor che governa tra il resto Stellantis, Ferrari e la Juve, è a capo di un impero da oltre 33 miliardi di euro, su cui mamma Margherita potrebbe avere più di una mira, considerando le varie cause ancora in corso per il controllo della società Dicembre, quella che governa tutto, ed è divisa fra John, Lapo e Ginevra Elkann.

Con "solo" poco più di mezzo miliardo, troviamo ancora una new entry italiana: Angelo Mastrolia, patron di New Princes e da pochi mesi della rete italiana di Carrefour.

Manca l'uomo più ricco d'Italia, ossia Giovanni Ferrero che per Forbes ha un patrimonio di circa 43 miliardi di dollari, ossia quasi 37 miliardi di euro. Il capo dell'impero della Nutella risiede da sempre a Bruxelles, fin da quando suo padri vi trasferì l'intera famiglia negli anni '70, nel timore del terrorismo e dei sequestri di persona. La holding che controlla la Ferrero ha invece sede in Lussemburgo, mentre il family office del patrimonio personale di Ferrero, la misteriosa Fedesa gestita dal torinese Guido Giannotta, è a Montecarlo.

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