Toro, c'è Arnautovic per l'attacco. E ora spunta anche un ex Roma...

Sotto l’albero di Natale, meglio non cercare un gioco ad incastri. Quelli veri partiranno per il Toro dal 2 gennaio, quando si aprirà la porta virtuale del mercato di riparazione e la prima mossa sarà quella di una punta. E il nome di Marko Arnautovic, che sta prendendo sempre più corpo nelle ultime ore, è buono perché accontenta tutti, non solo Vanoli. Beto all’Everton guadagna 3,25 milioni di euro lordi a stagione, troppo per il Toro. Giovanni Simeone al Napoli prende 1,7 milioni e quindi sarebbe più abbordabile ma Conte non lo molla. Il 35enne austriaco sta nel mezzo.

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O meglio starà, se accetterà di tagliarsi l’ingaggio portandolo a 2 milioni con la garanzia di restare al Filadelfia fino ai Mondiali 2026. Ma un suo sì non risolverebbe solo i problemi del Toro. In realtà a spingere è soprattutto l’Inter che ha deciso di tenere almeno sino a giugno Correa e cerca una punta diversa dal fisico possente di Arnautovic. Uno come Giacomo Raspadori, da soffiare alla Juventus (ma anche alla Roma), che da tempo Simone Inzaghi ritiene perfetto per il suo gioco. Raspadori alla Pinetina per tappare il buco? Piace anche al Napoli che potrà giocarsi due carte sul tavolo del mercato. La prima è incassare, perché la scorsa estate Aurelio De Laurentiis ha speso molto e ancora dovrà farlo nel prossimo futuro per accontentare Conte.

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La seconda invece è uno scambio con Frattesi, dal tecnico salentino ritenuto ideale per completare il suo risiko in mediana. Ed ecco che magicamente il gioco ad incastri troverebbe una soluzione logica. Gennaio però sarà mese decisivo anche per il futuro di Samuele Ricci. Il Milan medita di vendere Theo Hernandez, incassando quello che gli serve per arrivare facilmente a Samuele Ricci anche perché secondo il Corriere dello Sport l’altro candidato forte per la mediana, Reda Belahyane, finirà alla Lazio. E sulla sfondo, in chiave Toro, rispunta il nome di Cengiz Ünder, talento turco ex Roma.

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