Toro, la lunga crisi dell'attacco: due gol in un mese e mezzo. C'è Hidalgo per Vanoli

Il margine sulla terzultima è ancora di quattro lunghezze, ma è il trend negativo del Toro a preoccupare più di ogni altra cosa. Nessuno in serie A fa peggio dei granata da più di un mese a questa parte, anche se l’inizio della crisi della squadra di Vanoli risale addirittura alla fine di settembre. Al di là dei risultati, praticamente disastrosi con cinque punti conquistati sugli ultimi 30 a disposizione, e delle prestazioni, in leggera crescita nelle ultime settimane, il vero allarme è suonato per la pochezza della fase offensiva.

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Negli ultimi 43 giorni, dal 25 ottobre al 7 dicembre, sono arrivati la miseria di due gol in sette partite. Uno porta la firma di Njie, l’altro di Masina, ma entrambi hanno un aspetto di base: non sono arrivati su azione costruita. Il giovane svedese ha sfruttato uno svarione incredibile di Braunoder del Como, il difensore ha saltato più in alto di tutti su corner. Così, per ritrovare un gol “pulito”, bisogna tornare ancora più indietro, al 20 ottobre, nella sconfitta in Sardegna contro il Cagliari, con la botta di Linetty dalla distanza. E anche Vanoli si sta rendendo conto che bisogna invertire la rotta: «Dobbiamo migliorare trovando altre soluzioni offensive con le punte, manca ancora l’alchimia tra gli attaccanti» la riflessione di Vanoli sul tandem Sanabria-Adams dopo la sfida di Genova. Entrambi, però, hanno bisogno di una scossa: il paraguaiano è a secco dal 20 ottobre, lo scozzese addirittura dal 29 settembre. E se l’ex Southampton è ancora oggi il capocannoniere della squadra a quota tre (più uno in Coppa Italia), al pari di Zapata che però è fermo ai box ormai da due mesi abbondanti e ne avrà fino al termine della stagione, allora significa che i problemi del Toro sono davvero gravi.

C’è bisogno di stringere i denti almeno per le prossime tre partite (Empoli, Bologna e Udinese), poi si spera che i vertici della società regalino immediatamente rinforzi durante il mercato di riparazione. Vanoli sembra avere già le idee chiare, in cima alla lista dei desideri c’è Beto dell’Everton. Per l’ex attaccante dell’Udinese gli inglesi chiedono circa 15 milioni di euro, poi c’è da guardarsi dalla concorrenza della Roma. Simeone del Napoli, Jovic del Milan e Arnautovic dell’Inter sono gli altri nomi spendibili in Italia, mentre dall’Argentina hanno lanciato un nuovo profilo. Si tratta di Santiago Hidalgo, attaccante centrale di piede sinistro di 19 anni nato a Santiago del Estero. All’Independiente ha realizzato sette gol in 35 presenze, nel 2022 il The Guardian lo ha inserito tra i 60 migliori talenti nati nel 2005. La richiesta del club argentino, in grande difficoltà economica, è intorno ai quattro milioni di euro e la prima offerta presentata dal club del presidente Cairo è stata rispedita al mittente perché giudicata troppo bassa. La trattativa prosegue, anche se Vanoli ha bisogno di rinforzi pronti subito.

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