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ATLETICA LEGGERA

Agli Europei indoor di Apeldoorn il cussino Stephen Awuak Baffour punta in alto nei 60 metri: «Voglio tornare a casa con una medaglia»

È il vicecampione italiano assoluto e ha un personale di 6"61

Agli Europei indoor di Apeldoorn il cussino Stephen Awuak Baffour punta in alto nei 60 metri: «Voglio tornare a casa con una medaglia»

Stephen Awuah Baffour è all'esordio in maglia azzurra (foto FIDAL/Grana)

L’Italia è pronta ad andare a caccia di medaglie agli Europei indoor di Apeldoorn, in Olanda, in programma da giovedì 6 a domenica 9 marzo. Nei 60 metri ha conquistato il titolo nelle ultime due edizioni con Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli e sabato nelle batterie, assieme al campione in carica Ceccarelli, scenderà in pista Stephen Awuah Baffour (Battaglio CUS Torino), l’unico rappresentante dell’atletica leggera subalpina. Il 21enne sprinter è nato a Genzano (Roma) da mamma Portia e papà Frank, di origini ghanesi, e da otto anni vive a Coventry, in Inghilterra dove si allena.

La potenza di Stephen in azione (foto FIDAL/Grana)

«In Italia ho giocato a calcio dall’età di 5 anni - ricorda Baffour - e ho continuato anche quando ci siamo trasferiti in Inghilterra. Ho smesso quando avevo 16 anni. Inizialmente non volevo praticare l’atletica leggere, ma il mio professore di atletica leggera mi ha quasi costretto, perché secondo lui il mio talento avrebbe potuto emergere maggiormente. Mi ha consigliato di partecipare al campionato scolastico, ho provato e mi è piaciuto. In quell’occasione ho anche conosciuto il tecnico Ronnie Williams, che mi ha chiesto se volessi entrare nella sua squadra. Ancora oggi è il mio coach. Mi alleno lunedì, martedì, giovedì e qualche volta il sabato, perché devo conciliare gli impegni con lo studio e il lavoro. Seguo on line il corso di laurea in Scienze Motorie, essendo la mia Università in un’altra città, a Leicester e lavoro da McDonald’s».

Da un paio di anni è tesserato per il CUS Torino. «C’è una cara amica di mia mamma - racconta Stephen - che si era trasferita da Roma a Torino e quando ho deciso di correre per l’Italia l’ho chiamata dall’Inghilterra per farmi aiutare. Attraverso una sua conoscenza al CUS è nato il contatto. Con loro gareggio ai campionati tricolori, all’aperto e indoor, e ai Campionati di Società. Mi sento costantemente con il tecnico Fabrizio Cavallo, che mi tiene sempre informato su ciò che accade in Italia».

Baffour festeggia il titolo italiano promesse dei 100 del 2024 (foto FIDAL/Grana)

Baffour agli ultimi Campionati Italiani al coperto di Ancona si è classificato al secondo posto nei 60 e si è guadagnato la convocazione per la rassegna continentale. Sarà al suo esordio in Nazionale. «Non vedo l’ora - spiega - d’indossare la maglia azzurra, era il mio obiettivo da anni e sono felice di averlo raggiunto. Ho un personale di 6”61 e questi Europei potrebbero l’occasione giusta per migliorarlo. La concorrenza sarà molto agguerrita, ma non mi spavento di fronte agli avversari, voglio tornare a casa con una medaglia. Non gareggio mai per un piazzamento e punto sempre a un traguardo importante».

Il cussino all’aperto ha un record sui 100 di 10”17 e sui 200 di 20”71. Il suo idolo sportivo è il velocista americano Tyson Gay, secondo, assieme a Yohan Blake, nella storia dei 100, con il tempo di 9”69, alle spalle solo dei 9”58 di Usain Bolt, e con tre ori all’attivo ai Mondiali di Osaka 2007. Baffour ad Apeldoorn avrà le batterie sabato 8 alle ore 12, l’eventuale semifinale alle 19,10 e la finale alle 21,40.

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