La Reale Mutua alla sfida di prestigio contro Cantù, coach Moretti: «Veniamo da una striscia pazzesca, ma ...»

Dopo sette vittorie di fila e otto nelle nove gare sotto la guida di Paolo Moretti, c’è grande curiosità di vedere all’opera la Reale Mutua Basket Torino contro l’Acqua San Bernardo Cantù, che era la favorita per la promozione diretta in serie A e ora dovrà rimandare i sogni di gloria ai playoff. La palla a due sarà domenica 6 aprile alle ore 18 al Pala Gianni Asti. I gialloblù sono dodicesimi e ormai certi di disputare i play-in. Allungando la striscia positiva, potrebbero anche alzare l'obiettivo. C'è, però, un "ma".

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«Per la prima volta - spiega il coach - nell’ultimo quarto contro Cremona ho visto una squadra un po’ sulle ginocchia. Mi auguro che sia stata più una stanchezza psicologica che fisica e che la situazione sia stata indotta dal fatto che, per scelta mia e per problemi di falli, abbiamo dovuto ridurre moltissimo le rotazioni. Al di là di quella che sarà la classifica fra un mese, il mio primo pensiero è di portare questo gruppo nelle migliori condizioni fisiche e psichiche possibili alla post season».

Moretti sottolinea comunque l’eccezionalità del momento: «Veniamo da una striscia pazzesca e siamo la compagine che ha fatto più punti in questo scorcio di stagione. Siamo nel mirino di tutti. Ci teniamo stretti questi risultati e giocheremo per continuare a vincere finché avremo respiro. Ricordiamoci di questo e spero che non ci saranno impiccagioni se dovesse arrivare una delusione, magari già contro un team straordinario come Cantù».

Sarà assente Matteo Ghirlanda, che domenica scorsa ha riportato una lesione al legamento crociato anteriore. I lombardi sono terzi e vengono da tre successi nelle ultime quattro gare. «Arriviamo in fiducia - afferma la guardia Giovanni Severini - alla sfida contro una delle corazzate del campionato. Conosciamo bene la forza di Cantù, di fronte alla quale dovremo cercare di alzare la nostra intensità e pareggiare il livello di fisicità che è in grado di mettere in campo».