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16 Maggio 2025 - 19:59
La monoposto di Lewis Hamilton sulla pista di Imola (foto LaPresse)
«Continuiamo a spingere insieme, come una squadra». Se l’è fatto incidere sul casco, Charles Leclerc. Un messaggio per sé ma soprattutto per gli altri che fino ad oggi non hanno assecondato le sue richieste. Fatica al momento sprecata, perché anche la prima giornata di Libere a Imola ha confermato tutte le difficoltà attuali della Ferrari e tutta la potenza devastante della McLaren, assolutamente due costanti. Oscar Piastri e Lando Norris hanno fatto la differenza con le loro monoposto in entrambi i turni, chiusi anzitempo per due bandiere rosse. Il leader australiano del Mondiale in particolare è stato davanti a tutti sia all’ora di pranzo che in quella del thé battendo per soli 25 millesimi il compagno di squadra che gli è rimasto comunque vicinissimo. Pierre Gasly ha confermato il buon momento suo e della Alpine mettendo a segno il terzo tempo, ma a 276 millesimi dalla vetta, davanti alla Mercedes di George Russell a quattro decimi netti. Poi Max Verstappen e finalmente Charles Leclerc, con un gap di 475 millesimi. Peggio di lui Lewis Hamilton, che invece nel turno precedente gli era arrivato davanti anche se con ampio distacco dalla testa. Giornata senza squilli per Andrea Kimi Antonelli che ha chiuso in fondo e staccato di oltre 1 secondo da Piastri, ma ha pronte armi diverse per oggi quando dalle 16 andranno in scena le Qualifiche. La crisi Ferrari è chiara, anche nelle parole di Fred Vasseur: «Stiamo lavorando sulla meccanica della vettura perché si tratta di un lavoro che può avere dei benefici anche per il 2026 perché sono soluzioni che potenzialmente possono essere spostate anche sulla vettura della prossima stagione a differenza di tanti altri elementi come ad esempio i fondi vettura o le ali anteriori e posteriori che invece saranno completamente diversi. Non voglio fare esempi, ma un lavoro svolto sui freni o sulle sospensioni può essere utilizzato anche l’anno prossimo».
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