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PIANETA GRANATA

Toro, Cairo incontra Vanoli: la verità (il finale di stagione non c'entra) dietro all'addio

Giovedì 29 maggio a Milano il summit per sancire il divorzio di un rapporto partito male finito peggio

Toro, Cairo incontra Vanoli: la verità (il finale di stagione non c'entra) dietro all'addio

Uno degli ultimi incontri al Filadelfia tra Cairo e Vanoli (foto LaPresse)

Il giorno della resa dei conti in casa Toro è arrivato. E’ in programma, infatti, oggi pomeriggio negli uffici milanesi del presidente Cairo l’incontro tra il massimo dirigente granata e Paolo Vanoli. Verosimilmente, il numero uno granata, alla presenza dell’agente del tecnico Andrea D’Amico, comunicherà ufficialmente l’esonero all’allenatore sollevandolo dall’incarico con un anno di anticipo dalla naturale scadenza del contratto, ovvero 30 giugno 2026. Di fatto un’azione che l’editore alessandrino/milanese ha già esercitato a telecamere accese domenica sera nella pancia dello stadio Olimpico Grande Torino al termine della partita tra Toro e Roma, sfogandosi a lungo con i cronisti presenti circa la gestione dell’ultimo periodo di campionato da parte dell’ex allenatore del Venezia: «Perché le responsabilitàchiarimento. Chiarimento che andrà in scena oggi, appunto. Vanoli, va ricordato, è stato fortemente voluto dal dt Vagnati e non da Cairo, che gli avrebbe preferito Vincenzo Italiano.

Vanoli, va ricordato, per cui Cairo ha pagato a fatica 800mila euro di clausola per liberarlo dal Venezia. Un amore che non è mai sbocciato tra i due, anche perché Cairo ha sempre ritenuto - anche se non lo ha mai espresso nelle sue dichiarazioni - Vanoli responsabile della scoppio della contestazione del fine agosto scorso. Per l’editore sono state le parole di Vanoli in conferenza stampa sulla cessione di Bellanova ad accendere la miccia dei tifosi ed è dunque ritenuto responsabile. Oggi ne parleranno, più che altro, vista la presenza anche dell’agente dell’allenatore, si proverà a trovare la strada giusta per arrivare alla separazione, visto il valzer scatenatosi tra le panchina di Serie A e quelle di Serie B nelle ultime ore. Qualche estimatrice Vanoli in giro ce l’ha (Palermo?), meglio cogliere la palla al balzo, pardon, il treno al volo per non restare fermi al palo.

E Cairo, una volta liquidato Vanoli, continuerà i casting per la selezione del 22esimo allenatore in 20 anni alla guida del Torino. Il preferito è Marco Baroni in uscita dalla Lazio ma con l’addio anticipato (e a sorpresa) di Raffaele Palladino -promesso sposo dell’Atalanta per il post-Gasperini - alla Fiorentina si libera la panchina dei viola, panchina su cui si potrà accomodare Baroni, nato proprio a Firenze 61 anni fa o chi?. Di sicuro il progetto Commisso ha più appeal di quello granata, viste soprattutto le ambizioni granata degli ultimi anni. Baroni dicevamo, ma non solo: in lizza anche due campioni del mondo del 2006, Gattuso - vecchio pallino di Cairo - e Gilardino. Piace anche Farioli, in uscita dall’Ajax, seguito dai granata fin dai tempi in cui era allenatore del Nizza.

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