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Ranieri o Pioli piste complicate per il "dopo-Spalletti": Gravina pesca dagli eroi del 2006?

L'allenatore di Testaccio non vorrebbe tradire la parola data ai Friedkin, l'ex Milan, invece fatica a liberarsi dagli arabi

Ranieri o Pioli piste complicate per il "dopo-Spalletti": Gravina pesca dagli eroi del 2006?

Da sinistra Ranieri, Mister X e Stefano Pioli

Facile sostituirlo a parole, non con i fatti. Sostituire il ct Luciano Spalletti non sarà facile: per molti - social e critica in primis - il candidato ideale sarebbe Claudio Ranieri. L'ex allenatore di Testaccio, un'esperienza alla guida di una nazionale, quella della Grecia, l'ha già fatta e non è stata affatto positiva, ma che in patria viene considerato, dopo quello che ha fatto alla Roma, il possibile salvatore della barca azzurra dal naufragio, leggi terzo mondiale consecutivo mancato. Il ruolo di ct dell'Italia sarebbe il coronamento della sua carriera ma sente di avere un impegno morale con la Roma e la famiglia Friedkin, e per questo viene descritto non così incline, almeno per ora, ad accettare le proposte che gli arriveranno da via Allegri, sede della Figc.

DA RANIERI A PIOLI
L'altro nome caldo è quello di Stefano Pioli, che in Arabia Saudita all'Al Nassr guadagna 18 milioni di euro all'anno ma sarebbe già stanco della Saudi League. Ora sembra però che, per motivi fiscali, il tecnico che portò il Milan allo scudetto nel 2022 non possa lasciare con effetto immediato l'Al Nassr, quindi anche qui c'è un nodo non facile da sciogliere.
Di sicuro il presidente della Federcalcio non intende richiamare Roberto Mancini (al quale piacerebbe moltissimo tornare) dopo che questi diede l'addio alla Nazionale per andare a guidare quella saudita.

MISTER X
Così ora Gravina potrebbe ritrovarsi in una situazione complicata, alla ricerca di un volto spendibile nel caso non riesca a convincere uno tra Ranieri o Pioli. Ecco allora la soluzione della cosiddetta "carta coperta", che secondo le voci potrebbe essere uno dei campioni del mondo 2006, magari Fabio Cannavaro o Daniele De Rossi o magari Rino Gattuso. In tutto questo viene da pensare a Carlo Ancelotti: ma era proprio il caso di farlo andare ad allenare il Brasile? Forse proprio la figura di "Carlinhos" alla guida dell'Italia avrebbe messo d'accordo tutti.

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