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GIORNATA AZZURRA
07 Giugno 2025 - 18:11
Il ct Spalletti abbracciato a Ranieri: e se fosse l'ex Roma l'uomo giusto per l'Italia? (foto LaPresse)
A Oslo c’era la tempesta, ma anche a Coverciano l’Italia ha trovato più o meno lo stesso clima. Perché c’è un paese intero ad essere furibondo con gli azzurri e con Luciano Spalletti dopo un’umiliazione storica, un 3-0 che soprattutto fa riemergere i vecchi incubi di non andare al terzo Mondiale consecutivo. Il regolamento è molto semplice: a staccare il pass per la kermesse del 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti saranno le prime classificate dei dodici gironi, poi le dodici seconde avranno la possibilità di qualificarsi attraverso gli spareggi, in un torneo che tra l’altro è passato da 32 a 48 partecipanti. Ma, dopo i vecchi fantasmi di Svezia e Macedonia del Nord, ora c’è anche il rischio di trovarsi avversari del calibro di Albania o Serbia, Repubblica Ceca o Croazia, Olanda o Polonia, dando uno sguardo veloce ai vari gironi che ancora devono delinearsi perché siamo solamente agli inizi.
Di certo, però, l’Italia è partita malissimo, prendendone tre dalla Norvegia, la principale antagonista del girone. E, considerando che teoricamente tra Israele, Estonia e Moldavia le due “big” faranno un percorso netto, lo scontro diretto contro la Norvegia pesa come un macigno. La sconfitta resta una macchia indelebile nel percorso di Spalletti, tanto che sui social è arrivata una marea di richieste di esonero. "Non c'è nessuna compassione da fare a nessuno, ciò che mi dà più fastidio è quando qualcuno mi fa capire di voler venire in mio soccorso perché da solo per lui non ce la faccio - le sue parole nel post-gara - e questo mi manda in bestia: sono passato da duemila situazioni e ci sono cose ancora più importanti accadute in passato, quando si sceglie di diventare il ct sei il responsabile di conseguenza io sono il responsabile". E, oltre al commissario tecnico, l’altro grande responsabile è il numero uno della Figc Gabriele Gravina, il quale ha già vissuto la mancata qualificazione al Mondiale del 2022. Quindi cosa ne sarà di questa Nazionale? Di certo lunedì sera a Reggio Emilia contro la modesta Moldavia non si può sbagliare, ma le riflessioni continueranno anche durante i prossimi giorni. "Gravina mi ha dato la possibilità di essere ct e lo ringrazierò sempre, poi può fare ciò che gli pare - ha ancora aggiunto Spalletti - e ora devo pensare a questa partita, successivamente parleremo: se la squadra mostra poca qualità, io sono un allenatore con poca qualità".
Dichiarazioni che lasciano aperto ogni scenario, ma chi potrebbe sostituirlo in caso di tracollo? Allegri e Ancelotti potevano essere dei nomi spendibili, ma il primo ha scelto il Milan e il secondo è volato in Brasile. C’è Pioli che continua ad aspettare la chiamata giusta e stuzzicano gli ex campioni del mondo attualmente liberi, da Cannavaro a Gattuso passando per De Rossi, Gilardino e Pirlo. In tutta questa cerchia di nomi, però, ne manca ancora uno ed è quello più votato su vari fronti: Claudio Ranieri. Il tecnico di Testaccio ha annunciato di aver chiuso la carriera, ma lo diceva anche prima delle chiamate di Cagliari e Roma…
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