Cerca

Gli stipendi

Le calciatrici più pagate al mondo: cresce il calcio femminile ma il gap con gli uomini resta

Con la professionalizzazione in Serie A il calcio femminile italiano fa passi avanti, ma è all'estero gli stipendi aumentano

Le calciatrici più pagate al mondo: cresce il calcio femminile ma il gap con gli uomini resta

Il calcio femminile è una realtà sempre più consolidata a livello globale e anche in Italia sta vivendo un momento di trasformazione. Nel nostro Paese, da luglio 2022, le calciatrici della Serie A hanno ottenuto lo storico status di professioniste, sebbene la Serie B Femminile e le categorie inferiori mantengano ancora uno status dilettantistico.

All'estero, il panorama è più avanzato: negli Stati Uniti, la NWSL (National Women’s Soccer League) è professionale fin dalla sua fondazione nel 2012, con salari in crescita, benefit, bonus e sponsor. In Inghilterra, tutte le squadre schierano giocatrici con contratti da professioniste, supportate da strutture avanzate, visibilità televisiva e sponsorizzazioni. La situazione è simile a quella italiana in Francia e Spagna, mentre in Germania prevale un modello di semi-professionismo.

Per molti anni, il calcio femminile è stato considerato un'attività di nicchia, con finanziamenti insufficienti e una scarsa professionalizzazione che impedivano alle giocatrici di dedicarsi a tempo pieno. Tuttavia, negli ultimi anni, le cose sono cambiate radicalmente, e le calciatrici più forti percepiscono ora stipendi adeguati al loro livello.

Al vertice di questa élite c'è la spagnola Aitana Bonmatí, centrocampista del Barcellona e vincitrice del Pallone d'Oro, che si conferma la calciatrice più remunerata al mondo con un guadagno annuo di ben 1,1 milioni di dollari.

Il Barcellona dimostra la sua leadership anche a livello economico, piazzando ben tre delle sue stelle tra le prime dieci: oltre a Bonmatí, troviamo al secondo posto la sua connazionale e compagna di squadra Alexia Putellas, con 800.000 dollari, e l'inglese Keira Walsh, al quinto posto con 473.000 dollari.

Sul podio, ma fuori dalla Spagna, c'è l'australiana Sam Kerr del Chelsea, con uno stipendio di 565.000 dollari. Gli Stati Uniti, pionieri del professionismo nel calcio femminile, contribuiscono alla classifica con Sophia Smith del Portland Thorns FC ($500.000) e Trinity Rodman del Washington Spirit ($281.000).

Completano questa lista di campionesse la norvegese Ada Hegerberg del Lione ($425.000), la leggendaria brasiliana Marta ($400.000), e le francesi Amandine Henry dell'Angel City ($394.000) e Wendie Renard del Lione ($329.000).

Con la professionalizzazione, la Serie A femminile è passata sotto la guida della FIGC. Per quanto riguarda le giocatrici italiane, Cristiana Girelli, stella della Juventus e capitano della Nazionale, si attesta tra le più pagate con uno stipendio annuo stimato di 200.000 euro.

La FIGC ha inoltre stabilito uno stipendio minimo annuo lordo in Serie A femminile:

  • Oltre 27.000 euro per le calciatrici con più di 24 anni.

  • Circa 21.000 euro per le giocatrici tra i 20 e i 23 anni.

  • Fino a 14.000 euro per le calciatrici dai 16 ai 19 anni.

Questi dati evidenziano il percorso ancora in atto per equiparare il calcio femminile a quello maschile, soprattutto sul fronte economico, ma sottolineano anche i progressi compiuti per garantire maggiore stabilità e riconoscimento alle atlete.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.